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Sono tanti i punti salvezza acquisiti finora dal Lecce in questa prima parte di stagione. Alcuni anche importanti, come quelli ottenuti contro due big del campionato, la Lazio di Sarri, battuta al Via del Mare, e il pareggio in rimonta del Milan. Il ritmo tenuto dai giallorossi sembra ottimale per poter
puntare ad una salvezza tranquilla, complice lo scarso rendimento del terzetto di coda Verona-Sampdoria-Cremonese. Anche il mercato potrebbe dare una spinta decisiva per la permanenza in A alla squadra di Baroni. Le quote relative alla salvezza elaborate dai migliori siti scommesse presenti
nel mercato italiano del betting non menzionano i salentini tra le principali squadre candidate alla retrocessione. Scaligeri quotati a 1.50 circa, doriani tra 1.10 e 1.12 e Cremonese a 1.05. Occhio allo Spezia, attualmente a 3.00, che potrebbe continuare la discesa nonostante un avvio discretamente
brillante. La Salernitana è data a 5.50. Ma quello che conta adesso è il cammino dei giallorossi.

Le ultime uscite del Lecce, specie negli scontri salvezza con Verona e Salernitana, non sono state esaltanti. “In queste partite ci è mancato l’agonismo che ha contraddistinto quelle precedenti. Dobbiamo ritrovarlo in noi stessi lavorando ogni settimana con il mister”. Sono le dichiarazioni di
Wladimiro Falcone, dopo la sconfitta per 1-2 in casa contro i granata nell'anticipo della 20ª giornata di Serie A. “Quei risultati utili ci hanno dato un pizzico di presunzione facendoci sentire forti ma non dobbiamo ragionare così, dobbiamo pensare come se ogni partita fosse l’ultima. Cercheremo di fare un bagno di umiltà e di tornare ad essere il vero Lecce”.
 

Sul fronte calciomercato quattro innesti (Maleh, Cassandro, Ceccaroni e Romagnoli) e cinque cessioni (Cetin, Bistrovic, Bjorkengren, Listkowski e Pablo Rodriguez). “Il nostro primo obiettivo era sempre quello di mantenere i migliori, rinunciando anche ad importanti offerte economiche. E poi restare al Lecce deve essere considerato un onore”, sentenzia in conferenza stampa Pantaleo Corvino con la sua
solita, proverbiale sicurezza. In difesa resta Tuia: “Non potevamo dare un giocatore gratis in una situazione di emergenza con solo tre marcatori disponibili” prosegue il DS.

Corvino recita il mantra “rosa che vince non si cambia”. “A inizio mercato invernale, avevamo 15 punti in 15 gare. Da neo promossa, eravamo al di sopra delle aspettative di tutti. Ora ci troviamo a 20 punti in 20 partite, quindi con la stessa media. E visto che si sta facendo bene, il primo obiettivo era sempre quello di mantenere i migliori, rinunciando anche a importanti opportunità economiche”. Il verdetto finale sarà quello del campionato. “Quando vedi sul mercato che non ci sono giocatori migliori di quelli che hai, in base alle tue possibilità, capisci che stai bene così. In poche altre squadre le punte centrali hanno fatto più gol dei nostri e lo stesso vale per gli esterni”.

Il punto di forza che finora ha retto l’onda d’urto della serie A per il Lecce è stata senza dubbio la difesa, che fino alla gara con la Salernitana ha subito solo 24 reti: nemmeno il Bologna, nono in campionato, ha fatto di meglio. Ad eccezione della Juventus, outsider di lusso in quella posizione di
classifica, i salentini possono contare sulla solidità di Baschirotto &.co per acquisire punti preziosi nelle prossime del torneo. “Sono due anni che abbiamo la migliore difesa tra la Serie B dello scorso anno e la nostra zona di classifica in questa stagione” ha spiegato Corvino. “Lo dicono i numeri.

L’unica cosa che ci è mancata è la fortuna, visto che sia Dermaku che Pongracic prima di venire qui non avevano avuto problemi. Per fronteggiare la sfiga abbiamo deciso di abbondare”, conclude Corvino sulla situazione difesa.

Guardando intanto il calendario dei salentini è plausibile ipotizzare che la salvezza passi per il Via del Mare. Tutti in casa gli scontri diretti con le squadre di bassa classifica ad eccezione della gara di Cremona: Sassuolo (25/02), Sampdoria (16/04), Verona (7/05) e Spezia (21/5). Baroni dovrà
sapientemente provare a conquistare qualche punto prezioso nelle gare più ostiche e giocarsi tutto negli scontri casalinghi con le dirette concorrenti per non retrocedere. Ancora una volta la difesa potrebbe essere il punto nevralgico su cui fare affidamento.
Resta da sciogliere il nodo dell’attacco. Colombo, Ceesay, Banda e Di Francesco non sono ancora in grado di incidere, nonostante il girone di ritorno che ormai è ben avviato. Resta il solito Strefezza che continua a dannarsi negli ultimi quindici metri per gonfiare la rete. Colpa di un centrocampo incapace di innescare le punte con più facilità? Tocca adesso a Baroni trovare le energie mentali e tattiche per salvare una stagione che può avere senza dubbio un lieto fine.

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