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Il Lecce ha perso. Lo ha fatto in quel di San Siro, per 2 reti a 0, una per tempo. I giallorossi non hanno giocato la loro miglior partita e sono usciti sconfitti da una sfida che ha visto Hjulmand e compagni in sofferenza, quasi in soggezione davanti all’imponenza dell’impianto milanese e dei 75000 presenti. Molti giallorossi in campo sono giovani ed erano all’esordio nel tempio sacro del calcio italiano. Questo atteggiamento rinunciatario è stato anche frutto dell’inesperienza. Cresceranno, matureranno e sapranno farsi trovare pronti.

Ora, però, vogliamo dimenticare per un attimo l’opaca prestazione fornita dalla banda di Baroni per concentrarci su chi in ogni stadio vince sempre, indossando una sciarpa al collo ed una fede immensa dentro al cuore: i tifosi del Lecce.

Erano più di 4000 nel settore ospiti e tantissimi in ogni parte dello stadio. Le telecamere spesso li hanno inquadrati. Avevano maglie e vessilli impossibili da non riconoscere e, nonostante la sconfitta, un sorriso a 32 denti stampato sul volto. Sono andati a San Siro per portare in quel posto magico un pezzo di Salento, vedere giocare la squadra più bella del mondo e sentirsi a casa per 90 minuti.

Nessuno ha creato problemi, dando una grande dimostrazione di civiltà e correttezza. Le paure della Prefettura si sono, quindi, rivelate infondate, con i tanti tifosi giallorossi che hanno avuto un atteggiamento assolutamente impeccabile, sia dentro che fuori dallo stadio. A dire il vero, questa è la normalità quando il Lecce gioca lontano dal Via Del Mare e singoli e sparuti episodi non possono di certo dipingere la nostra tifoseria come violenta e pericolosa. 

“Negli ultimi 20 incontri a San Siro contro l'Inter, il Lecce ne ha persi 19. 8 di fila”. Durante la partita il telecronista ha sciorinato questo dato. Pensate alle migliaia di salentini che hanno calpestato lo stadio nerazzuro in quei 19 match. Immaginate i viaggi, le speranze, i loro sogni. Hanno visto le esultanze degli altri, le vittorie dei padroni di casa, le reti incassate dai nostri portieri.

Esserci, però, conta di più. Provare e riprovare. Tanto una, prima o poi, la si vincerà. I salentini che vanno a San Siro lo fanno sapere a tutti. Foto del biglietto, foto del Duomo, foto fuori e dentro lo stadio. Con orgoglio e senso di appartenenza. 

C'è un coro che rappresenta la nostra fede per questa squadra: "e anche se non vincerai con te sarem". Lo hanno cantato a fine partita. Il settore ospiti insieme a tutti i tifosi sparsi nello stadio ed a quelli seduti a casa sul divano. Ci siamo stati, ci siamo e ci saremo. Ovunque, con al collo la sciarpa del Lecce. 

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