Lavori al Via del Mare, richiesta la chiusura del settore ospiti: "Ordine pubblico a rischio"
Procedono i lavori di restyling dell'impianto leccese, ma non senza qualche problema
I lavori di rinnovamento e di posa della copertura dello stadio Via del Mare di Lecce entrano sempre più nel vivo, con l’obiettivo di offrire ai tifosi un impianto moderno e, soprattutto, completamente coperto.

Il progetto
L’intervento di riqualificazione è ambizioso e prevede, per la prima volta nella storia dello stadio, la copertura integrale di tutti i settori, insieme a un restyling completo delle strutture interne ed esterne. Sono inclusi lavori di impermeabilizzazione dei gradoni, manutenzione straordinaria della Tribuna Est, sostituzione dei seggiolini, rifacimento del manto erboso e del sistema di irrigazione, oltre alla riorganizzazione di bar, area hospitality, servizi igienici, uffici, primo soccorso, mixed zone e area snack.
Il costo
L’intero restyling è finanziato con 36 milioni di euro provenienti dai fondi destinati ai Giochi del Mediterraneo 2026, evento che vedrà Lecce tra le città protagoniste.
Disagi e rischi per la sicurezza
Qualche disagio, però, va messo in conto: la chiusura dell’area parcheggio riservata alle tifoserie avversarie complicherebbe infatti la gestione dell’ordine pubblico. Un rischio non da poco, visto che in Lecce-Torino vi è stato un tentativo di contatto tra tifosi.
La richiesta del Silp
Il segretario generale del Silp Cgil Lecce, Antonio Ianne, ha rivolto un appello ai club coinvolti ed al buon senso: “Non ci sono le condizioni per garantire l’ordine pubblico. In previsione dei prossimi incontri casalinghi del Lecce, soprattutto contro Roma e Lazio, si dovrebbe ripensare il dispositivo di sicurezza, valutando attentamente l'ipotesi di chiudere il settore ospiti anche in considerazione nel dato storico dei rapporti tra tifoserie e dell'orario in cui verranno disputate”.
Una decisione complicata
"Già durante il primo esperimento di questo tipo, in occasione dell'incontro con il Torino svoltosi peraltro in pieno giorno, si è rischiato il contatto tra le tifoserie tanto che alcuni tifosi di Lecce sono stati poi oggetto di Daspo - spiega Ianne - Comprendiamo perfettamente che la commistione dei rapporti tra società professionistiche di calcio, interessi economici e mondo politico rende la decisione complicata, anche se appare logica e naturale”.
Il contesto
Gli ultimi gravi incidenti si sono registrati a Genova, ma il nostro territorio non è immune. Proprio venerdì scorso l'Unione Sportiva Lecce ha ospitato allo stadio di via del Mare un giovane arbitro picchiato nel corso di una partita del campionato di calcio under 16. Ogni settimana i feriti tra i lavoratori e le lavoratrici in divisa aumentano. In questo contesto davvero non si sente la necessità di aumentare i rischi per gli operatori di polizia e per gli ignari cittadini, che possono rimanere coinvolti involontariamente, in occasione degli incontri di calcio casalinghi del Lecce.
L'appello al buon senso
Riteniamo che evitare di spendere soldi dalla collettività, solo per consentire a poche decine di persone di assistere a una partita di calcio, implementando il numero degli operatori e dei mezzi di polizia impiegato nei servizi di ordine pubblico, ed evitare di esporre l'incolumità degli agenti e dei cittadini a rischi evitabili sia doveroso. Vedremo se il potere politico ed economico conterà, ancora una volta, più del buon senso e della salute degli operatori di polizia.









