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"Quando ripenso al Lecce, ed agli anni vissuti con addosso quella maglia, la prima immagine che si manifesta davanti agli occhi è quella dei festeggiamenti per la promozione in Serie B. Credetemi, una liberazione. Tutti i sacrifici di quelle stagioni hanno avuto un senso al triplice fischio”.

Ciccio Cosenza, ex storico difensore del Lecce, questa mattina ha chiaccherato con noi, parlando di passato, di presente ed anche di futuro. 

“Ho visto nascere il nuovo Lecce, quello che poi è arrivato in A. Quel gruppo in C era incredibile, solido come pochi. Pensate che abbiamo ancora un gruppo su Whatsapp e commentiamo tutto quello che accade, spesso prendendoci anche in giro. Credo che tutti i ragazzi di quell’annata debbano essere orgogliosi per quanto fatto. Abbiamo gettato le basi per creare un gruppo vincente. Anche in B avevamo perso qualche pezzo ma chi è arrivato si è subito integrato. La sconfitta di Alessandria è stato il punto di partenza per qualcosa di magnifico”.

Non solo gioie, però, per Ciccio Cosenza con addosso la maglia del Lecce. Qualche momento difficile lo ha vissuto pure lui, affrontandolo alla sua maniera, da guerriero che non si lascia scalfire dalle difficoltà:

“Il momento più basso della mia esperienza a Lecce è stato sicuramente quello dopo il derby perso 3 a 0 contro il Foggia. Fu brutto perché c’è stata la contestazione a Padalino e poi il conseguente esonero del mister. Anche con Liverani abbiamo attraversato una tempesta, dopo la sconfitta di Caserta. Ricordo che i tifosi erano molto arrabbiati ed avevano ragione. Stavamo rischiando di perdere il treno per la promozione ma il ritiro di Roma ci ha permesso di capire gli errori e poi vincere il campionato”.

Lecce per Ciccio è casa, è famiglia, è il posto dove torna per le vacanze e nel quale sarebbe rimasto per tutta la sua carriera da calciatore:

"Si, lo dico senza dubbi. Sarei rimasto a vita a Lecce. Il mio ciclo si è chiuso con Liverani, tutto è stato deciso da lui. Mi ha lasciato fuori rosa e poi in B ho giocato solo 5 partite. Io e lui sappiamo quello che è successo ma ormai è passato tanto tempo e va bene cosi. Sento sempre il presidente, è sempre molto gentile. Non escludo che, conclusa la mia carriera da calciatore, ci potrà essere la possibilità di rivedermi nel Lecce un domani in un altro ruolo”.

L’ex difensore giallorosso sembra avere le idee chiare, anche se sta valutando il ruolo per il suo futuro:

“Ho ancora voglia di giocare, poi vediamo. Allenatore non mi ci vedo, non ho la pazienza per poter svolgere quel ruolo. Sono in fase di valutazione, ma posso dirvi che quest’anno farò il corso di direttore sportivo”.

Infine, un commento sul nuovo Lecce, quello che verrà nella nuova e difficile stagione nella massima serie: 

“Con D’Aversa ci conosciamo e vi posso dire che è assolutamente un allenatore competente, per me sarà una scelta azzeccata. Qualche ragazzo l’ho incontrato, sento spesso Venuti, ci siamo incrociati con Falcone e ovviamente conosco Bleve. Credo che venire a giocare a Lecce non sarà facile per nessuno. Era molto difficile salvarsi dopo la Serie B, adesso è necessario costruire ma sono sicuro che Corvino sappia cosa fare”. 

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