Blin: "L'incitamento della curva una botta di adrenalina. Grande fiducia in tutta la squadra"
Il capitano del Lecce è stato nostro ospite in diretta su Twitch
Alexis Blin, capitano del Lecce, è stato intervistato in diretta sul canale Twitch di PianetaLecce.
Il messaggio della curva e il momento in casa Lecce
È stata una botta di adrenalina. Dopo che perdi 0-4, anche se lo hai fatto contro l'Inter, ti fa male; vedere il sostegno dei tifosi mi rende ancora più carico, mi dà la voglia di spaccare tutto. Ad inizio settimana ci ha parlato il direttore Corvino, dicendoci di stare sereni. Abbiamo affrontato squadre molto forti. Io credo tanto negli allenamenti: se ti alleni bene, raccogli i frutti in partita. Dico sempre alla squadra di arrivare presto agli allenamenti, di allenarci forte.
Ruolo e impiego
Preferisco giocare sempre. Al di là del ruolo, l'importante è l'energia positiva. Dipende dallo spirito della squadra, io mi preparo per giocare dappertutto. Sono a disposizione del mister, non mollo mai. Penso che il positivo attiri il positivo. Quando non giochi può essere difficile mentalmente, ma se preservi uno spirito positivo alla fine tutto torna.
Gol subiti su palla inattiva
Ci lavoriamo tanto con mister e staff. È un problema, in Serie A quando subisci un gol cambiano le partite. Al di là del lavoro, è fondamentale l'atteggiamento, la fiducia. Se sei sicuro di non prendere gol puoi fare le cose fatte bene.
Un altro aspetto su cui migliorare
Dobbiamo essere più efficaci sotto porta. Se faccio l'1-1 contro l'Inter cambia la partita, se Sansone fa 0-2 a Genova chiudiamo la partita. Lo scorso anno abbiamo vinto a Bergamo su un gol da 30 metri ed è stata una partita che ci ha cambiato il campionato. Dobbiamo essere più cinici. Non è questione di qualità, ma di fiducia che hai nel tuo tiro. In allenamento segniamo tanto, in partita è una cosa diversa. Io comunque ho grande fiducia nei nostri attaccanti, i gol arriveranno, non solo per loro.
Cosa accade dopo il 60°?
Non sono d'accordo sul calo fisico, io mi sento bene. Ne abbiamo riprese diverse nel secondo tempo: Bologna, Fiorentina, Milan… è una questione mentale. Non possiamo andare in pressione sempre e dobbiamo riuscire a gestire meglio i momenti. Magari in determinati momenti dobbiamo difendere più bassi e stretti.
Il rapporto con Ramadani in campo
Ramadani corre tanto e so che quando lui va a mettere pressione io posso restare dietro, e viceversa. È un lavoro di squadra. Ogni giorno proviamo a migliorare questo aspetto. Ho grande fiducia in lui, ce la mette sempre tutta.
Manca un leader?
Non sono d'accordo. Umtiti era un giocatore di esperienza, ma Hjulmand aveva vinto solo la Serie B. I giocatori di esperienza in questo Lecce ci sono ed ogni giorno provano ad alzare il livello dell'allenamento.
Un futuro da allenatore
Sì, voglio fare l'allenatore. Ho ancora un po' di tempo per imparare al meglio quel mestiere. Ho 27 anni ma già prendo appunti su qualche allenamento e su quello che penso in merito al calcio in generale.