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Danilo Veiga e Tiago Gabriel sono arrivati lo scorso anno nel Salento entrambi dall’Estrela Amadora, club portoghese dal quale è stato acquistato qualche mese prima anche Kialonda Gaspar. I due acquisti non sono stati accolti con grande entusiasmo all'inizio, in quanto autentici sconosciuti, ma adesso pian piano si stanno prendendo la scena in campo. 

Oggi, infatti, i due sono titolari fissi del Lecce di Di Francesco ed ai microfoni di TuttoMercatoWeb sono stati raccontati da Jose Faria, un tecnico che ha avuto entrambi a disposizione. Queste le sue parole. 

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Thiago Gabriel 

È arrivato dopo aver fatto la trafila al Vitoria Guimaraes. Lo abbiamo preso per far parte del progetto Under 23, per poi arrivare fino alla prima squadra. E pensavamo fosse uno di quelli in grado di farlo in poco tempo. Parliamo di un giocatore che doveva ancora migliorare il proprio livello fisico, ma anche quello tecnico-tattico. Prendeva tanti rischi in costruzione, da ragazzo faceva il terzino destro, si spingeva molto in avanti. Il lavoro si è concentrato sul semplificare il suo gioco, così da capire quali fossero i momenti in cui ci fosse davvero da prendersi dei rischi. La sua evoluzione non mi stupisce, ha scalato livelli giocando bene con costanza. Un'evoluzione solida, è naturale che ora si stia ambientando al Lecce e ha tutto per diventarne un giocatore chiave. Può davvero diventare una figura di riferimento in Serie A.

Danilo Veiga 

Un giovane dal grande potenziale e molto capace di spingersi in attacco. Fisicamente è fortissimo, la Serie A calza a pennello per le sue caratteristiche. Ha un'eccellente abilità di cross, ma sottolineerei pure la sua tenuta mentale. Un lavoratore che sa come opporsi alle avversità. Non ho alcun dubbio che questa per lui a Lecce sarà una grande stagione. 

danilo veiga

La Serie A 

Uno dei campionati che più mi affascina. C'è ricchezza tattica, alto livello di competizione e delle grandi atmosfere negli stadi. Una lega davvero attrattiva, in cui tra l'altro mi sembra che i calciatori portoghesi si adattino molto bene. Mi piacerebbe allenare in Serie A un giorno, mi identifico fortemente nella cultura italiana. 

Le parole di Pantaleo Corvino su Thiago Gabriel 

Anche Pantaleo Corvino in una recente intervista ha parlato dei giovani in casa giallorossa, menzionando come esempio il classe 2004 portoghese: 

Noi siamo una delle squadre più giovani del campionato e quando hai i giovani, questi possono fare errori, sbagliare un calcio di rigore è umano, anche i campioni sbagliano e anche questo è stato un momento di crescita per il ragazzo e per il club. Camarda ha chiesto di battere il rigore, si è preso una grande responsabilità e quando un giocatore chiede di farlo dimostra grande personalità. Camarda rientra nei rigoristi e il mister ha accolto il suo invito. Può succedere di sbagliare un rigore e pregiudicare il risultato, ma fa parte della crescita. Oltre ad avere tanti giocatori nati dopo il 2000, mi piace menzionare un dicembre 2004, Tiago, il difensore centrale che sono certo diventerà un pezzo pregiato del calcio internazionale

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