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Lecce-Cremonese. Nomini questa partita ed un brivido percorre la schiena di un qualunque tifoso del Lecce, un ricordo si insinua nella sua mente e per un attimo questa permette all’ansia di fare breccia nel suo cuore.

No, non vogliamo raccontarvi della sfida dall’alta quota dello scorso anno, vinta dai salentini nel finale grazie all’autogol del centrale grigiorosso Okoli. Quella è stata una partita come tante, che ha sì rappresentato una svolta nel nostro campionato ma non l’ha segnato in maniera definitiva.

In realtà, oggi vogliamo tornare indietro nel tempo, a circa 10 anni fa ed alla prima giornata del primo campionato di Serie C vissuto dai giallorossi dopo il doppio mortale salto all’indietro.

All’epoca il Lecce avrebbe dovuto essere solo di passaggio in quella categoria e la Cremonese avrebbe dovuto rappresentare l’unica avversaria degna di nota ed in grado forse di reggere il passo dei salentini. Sappiamo bene, però, che alla fine non è andata così, con i giallorossi che hanno visto sfumare la promozione, conquistata da Trapani e Carpi, ed i grigiorossi che hanno terminato a metà classifica un campionato senza infamia e senza lode.

Quel Lecce-Cremonese valevole per la prima giornata di Serie C ha istruito a dovere tutti i tifosi giallorossi che hanno visto la partita. Nel primo tempo la squadra di Lerda ha dominato in lungo ed in largo e chiuso la frazione sul risultato di 3 a 0. Nel secondo tempo, invece, ha sofferto il ritorno della Cremonese, che ha segnato due gol e sbagliato un rigore, ed ha capito che in Serie C non sarebbe stata una passeggiata di salute.

Tornando indietro e ripensando a quel match, sembra che siano passati più di 10 anni. Adesso Lecce e Cremonese sono in Serie A e stanno vivendo un periodo felice, nonostante le difficoltà del massimo campionato italiano. Forse però a volte è necessario ricordare da dove si viene, per apprezzare ciò che si ha nel presente ed evitare di commettere errori che possano compromettere il futuro. 

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