Lecce, teste di maiale al presidente Sticchi Damiani: le indagini si concludono senza colpevoli
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Stop alle indagini sull’atto intimidatorio avvenuto nel luglio dello scorso anno nei confronti del presidente del Lecce e avvocato amministrativista Saverio Sticchi Damiani.
Squadra mobile e Digos della Questura di Lecce hanno consegnato in Procura il fascicolo contenente le indagini à che per un anno sono state effettuate per comprendere le motivazioni di ignoti che lasciarono due teste di maiale mozzate sotto la casa e lo studio del professionista leccese.
Una caso che immediatamente portò gli inquirenti ad scartare una certa caratura criminale.
Secondo gli investigatori, le due teste accompagnate da un biglietto con su scritto «Sticchio puerco» erano riferite al presidente del Lecce, non all’avvocato.
Dietro ai due episodi ci sarebbe la gestione dei bar dello stadio “Via del Mare” e le attività di somministrazione durante le partite. Sarebbe questa la motivazione. I due gravi episodi risalgono al 12 luglio scorso ed il fatto che Sticchi Damiani non fosse presente era un particolare presumibilmente noto ai responsabili. Il presidente del Lecce, in procinto di partire a Folgaria per raggiungere Baroni e la squadra in ritiro, fu ascoltato subito. Diverse telecamere di videosorveglianza hanno ripreso un uomo a “consegnare” le due buste, ma il profilo non è stato ripreso in volto per quanto ne sia stato abbozzato una sorta di identikit.
All’epoca innumerevoli furono gli attestati di solidarietà giunti dal mondo politico e istituzionale nell'arco della stessa mattinata. L’ Unione Sportiva Lecce, con i soci, dirigenti, collaboratori, staff tecnico e calciatori tutti, si strinse attorno al suo presidente “nel condannare fermamente il vile gesto intimidatorio”, sottolineando come la figura di Sticchi Damiani sia un “vero esempio di rettitudine e alta moralità in campo e fuori. Al presidente, serio professionista e punto di riferimento dagli alti valori umani per ognuno di noi, sentiamo di rinnovare, oggi più che mai, i nostri attestati di stima e sentimenti di vicinanza umana”, concluse la nota del club.
Ad oggi non ci sono persone indagate. Il caso passa alla Procura che stabilirà se iscrivere o meno qualcuno nel registro degli indagati.