Non va oltre il pari: il Lecce stenta a Pordenone e rischia nel finale
Pordenone e Lecce si affrontano in una sfida importante per le ambizioni delle due compagini. Il Lecce scende in campo con il solito 4-3-1-2. In porta c’è Gabriel; in difesa Adjapong, Lucioni, Pisacane e Zuta; a centrocampo Nikolov, Hjulmand e Bjorkengren; alle spalle del duo composto da Coda e Stepinski agisce Mancosu.
Il Lecce parte forte ed al 7 minuto trova il vantaggio con Coda, che però viene annullato dal direttore di gara per un blocco di Hjulmand.
7 minuti dopo l’ex attaccante del Benevento trova la via del gol con una magia delle sue.
Dopo appena 5 minuti, però, il Pordenone pareggia i conti con Musiolik, che deve solo spingere in rete una conclusione respinta da Gabriel.
Qualche minuto più tardi Butic sfiora la rete del 2 a 1. La prima frazione scivola via senza troppe emozioni, con i padroni che attaccano ed il Lecce che affannosamente prova a difendersi.
Nella ripresa rientrano gli stessi 22 protagonisti in campo.
Dopo pochi minuti dalla ripresa Nikolov, Stepinski ed Adjapong lasciano il campo a Paganini, Henderson e Pablo Rodriguez. Il terzino di proprietà del Sassuolo è uscito malconcio dal campo e per lui si teme un problema al tendine d’Achille.
Al minuto 67 Pisacane ha una buona occasione di testa, ma colpisce male da buona posizione. Poco dopo Mancosu prende un clamoroso palo da pochi passi dalla porta.
Il Pordenone ha una grande occasione nel finale di gara ma Musiolik non è capace di buttarla in porta.
Dopo 4 minuti di recupero, il direttore di gara decreta la fine del match.
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