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Paolo Zanetti , tecnico del Venezia, ha parlato ai microfoni dopo la fine della finale play off d'andata contro il Cittadella . La gara è stata decisa dalla rete di Di Mariano.

“La Serie A può essere un obiettivo? Ci mancherebbe, siamo qui apposta , siamo partiti con obiettivi diversi ed è un sogno ma oggi abbiamo la possibilità di giocarci qualcosa di incredibile. Stasera abbiamo interpretato bene la partita e giovedì avremo il secondo tempo. Ogni partita ha un carico psicologico diverso, a Lecce dovevamo fare partita di contenimento, mentre stasera c'erano due squadre equilibrate, volevamo vincerla e anche loro hanno avuto occasioni per farci male ma credo che il risultato ci stia. Tre risultati su tre al ritorno? No, normale che devo essere bravo io a creare la situazione psicologica giusta,  se pensiamo di essere già arrivati ​​è finita, ma ho visto i ragazzi concentrati e sul pezzo: hanno già capito quale dev'essere la strada. I miei ragazzi sanno leggere la partita in campo, nessuno di loro ha giocato in questi palcoscenici, 5/6 sono retrocessi l'anno scorso, altri sono giovani, ma ho chiesto a loro di essere protagonisti e non spettatori e credo che l'abbiano fatto benissimo. Normale che c'è un certo coinvolgimento di tutti, quando si sentono importanti e con tante partite ravvicinate il mister deve prendere dalle risorse del gruppo, si può cambiare tatticamente ma i principi del gruppo non cambiano. La griglia di inizio campionato? Ci è stato dato un assist motivazionale, nessuno credeva in noi, sulla carta eravamo una squadra di retrocessi, giocatori che si erano salvati l'ultima giornata e dei giovani, volevamo smentire tutti e ora manca l'ultimo pezzo ”. 

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