Lockdown: ecco quanto avrebbe perso il Lecce dai ricavi del Via del Mare
Il lockdown ha messo in crisi la Società moderna con diversi settori, soprattutto turismo e ristorazione, che sono ormai in ginocchio. Anche il calcio non si è sottratto a questo stillicidio che dura ormai da un anno.
Tra le diverse voci in rosso, il dato proveniente dai mancati introiti dello stadio comincia seriamente a pesare. Basti pensare che gli incassi provenienti dagli abbonamenti dello scorso anno è stato impensabile fino a pochi anni fa.
Quando ha perso il Lecce a causa della mancanza di spettatori?
Ovviamente il dato a cui facciamo riferimento è puramente indicativo, presupponendo che il dato degli abbonati e dei paganti possa essere simile a quello di due anni fa quando il Lecce aveva una media di 6.994 sottoscrizioni più "gli occasionali", cioè coloro che accedevano con biglietto. La quota parte degli abbonati, per partita, era di circa 51.500 euro, il resto degli incassi il Lecce se li giocava in base ai match. Dunque potevano starci gli 80 mila euro di Lecce-Padova, o i 50 mila di Lecce-Perugia, ma anche i 20 mila euro di Lecce-Cremonese. Fare oggi una stima dunque è difficile, perché si dovrebbe oggettivamente tenere conto dell'exploit della stagione di Serie A appena finita che ha fatto registrare un record assoluto di presenze al Via del Mare. Quella che vi proponiamo è solo una stima degli incassi per eccesso sulla base dell'ultima Serie B. In quel caso, i mancati introiti potrebbero aggirarsi intorno ai 100-130 mila euro a partita, presupponendo qualche abbonamento in più e qualche spettatore pagante in più. D'altra parte, è vero che i giallorossi sono retrocessi, ma è vero anche che il nuovo progetto e l'affetto verso il club non sono retrocessi. Dunque il Lecce avrebbe potuto incassare da questa stagione una cifra tra 1,5 milioni e 3, con una forbice ampia proprio perché è impossibile sapere quanti dei 24 mila abbonati della scorsa stagione avrebbero confermato la loro presenza assidua al Via del Mare.
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