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Una delle più preziose testimonianze della Lecce romana è stata riconsegnata oggi alla città, dopo un lungo e complesso intervento di restauro finalizzato ad assicurare una migliore conservazione delle strutture antiche e, al tempo stesso, favorire la maggiore accessibilità al percorso di visita.

I lavori

Avviati nella primavera del 2023 dalla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, in stretta sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto e di concerto con l’Amministrazione comunale della città, i lavori hanno permesso di restituire alla comunità l’originaria immagine di questo antico monumento. 

Gli interventi conservativi hanno interessato le arcate e i pilastri dell'Anfiteatro che soffrivano di maggiori problemi statici: le arcate sono state consolidate con sottarchi e fasciature metalliche strutturali a vista, in acciaio inossidabile, reversibili, facilmente monitorabili, ma con un minimo impatto visivo. I grandi blocchi di pietra leccese che costituiscono i pilastri delle arcate sono stati restaurati con interventi mirati e solo alcuni, ormai troppo compromessi staticamente, sono stati sostituiti con puntuali interventi, utilizzando conci delle stesse dimensioni.

Inoltre, per la prima volta, è stata resa visitabile anche parte dell’ambulacro mediano (il corridoio anulare che permetteva di spostarsi all’interno dell’anfiteatro), grazie all’installazione di parapetti che permetteranno ai visitatori di muoversi in tutta sicurezza.

Le parole di Adriana Poli Bortone

Accogliamo con grande soddisfazione l’intervento della Direzione regionale Musei nazionali Puglia e della Soprintendenza grazie al quale si restituisce piena accessibilità e fruizione all’Anfiteatro romano di piazza Sant’Oronzo, un luogo simbolo, autentico “ombelico” della città, che vogliamo continuare a valorizzare sempre di più. 

Le recenti scoperte archeologiche non fanno che arricchire il racconto affascinante della nostra storia e rafforzano l’identità culturale di Lecce. L’intero patrimonio archeologico – dall’anfiteatro al teatro romano, dalle terme ai più recenti ritrovamenti di Rudiae – rappresenta un tesoro inestimabile che ci permette di riscoprire le nostre radici. Ma è anche un potente motore per il turismo culturale, uno degli assi strategici su cui l’amministrazione comunale continua a investire con convinzione.

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