Lecce-Napoli, Esposito sui cori razzisti: "Non ero lì e non..."
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Dopo aver offeso “15-20 tifosi leccesi” su Facebook, il giornalista Paolo Esposito torna sull'argomento sul proprio profilo Facebook facendo una specie di retromarcia su quanto precedentemente affermato.
Le parole di Paolo Esposito sul profilo Facebook
“Oltre Siti sportivi partenopei, anche più di un Sito sportivo leccese , ha riportato le mie sdegnate dichiarazioni sui cori razzisti di matrice territoriale , fatti da una minoranza di supporters salentini , durante la gara di sabato scorso, Lecce vs Napoli”.
Come abbiamo già avuto modo di spiegare, non si è trattata di una minoranza di tifosi leccesi, ma di tutta la Curva Nord e buona parte del resto dello stadio, altrimenti lui non avrebbe mai potuto sentirli da casa in tv. Questo è un fatto molto importante, da non minimizzare, in quanto è la risposta schifata di uno stadio intero alle gesta vili e infami di qualche tifoso del Napoli che ha lanciato fumogeni o altro genere di materiale simile che ha colpito persone presenti nel settore Curva Sud e provocato ustioni ad una ragazza nello specifico.
Il post poi prosegue:
“ho ascoltato in televisione come milioni di altre persone, perché non ero allo Stadio di via del mare di Lecce e quindi non ho visto le intemperanze nelle curve dei supporters azzurri e giallorossi , di cui mi hanno dato poi conto successivamente”.
E questo è un altro punto importante: come può un giornalista molto seguito, come ci tiene a specificare lui stesso, lasciarsi andare a commenti di quel basso tenore senza prima essersi precedentemente informato sull'accaduto?
"Purtroppo, mie dichiarazioni a ragion veduta, innescano sempre un vespaio e polemiche "triplicate", con migliaia e migliaia di visualizzazioni e click, e centinaia e centinaia di commenti e like, sui Siti sportivi di ogni parte, perché il sottoscritto, per onestà intellettuale, dice e scrive sempre ciò che pensa in qualsiasi frangente , senza banalità".
Non siamo sicuri che i “migliaia di click” siano stati fatti per i motivi di cui parla, perché qui a Lecce non è un personaggio noto, piuttosto sono le parole utilizzate ad aver alzato un polverone, perché nessuno si aspetta tali dichiarazioni da una persona di mezza età iscritta ad un albo professionale.
“In ogni caso - ha proseguito poi - spero che questi disdicevoli comportamenti, non accadano più”. E di questo ne siamo convinti, tuttavia fa specie e dispiace umanamente che un lunghissimo post composto da 237 parole non contenga parole dure e pesanti contro quei tifosi del Napoli che si sono macchiati di un reato penale lanciando torce che hanno ustionato una persona e tentando altri reati per fortuna non accaduti in quanto non sono state colpite altre persone. Le stesse parole dure avute contro i tifosi del Lecce per aver lanciato dei cori che, torniamo a dire, non sono di stampo razziale poiché sono stati la risposta garbata ad un atto vile: “noi non siamo Napoletani”, un coro per dissociarsi dal loro comportamento.
Sul resto del messaggio lasciamo a voi il commento più opportuno:
"Auguro al Lecce un campionato soddisfacente e che a differenza del passato, possano rimanere per tanti anni in serie A, perché lo meritano la stragrande maggioranza dei tifosi del Lecce e pertanto, mi piacerebbe che il prossimo Lecce vs Napoli del prossimo campionato di serie A , al contrario di quanto è successo pochi giorni fa, possa giocarsi in un clima festoso e gioioso e perché no, magari mettere su un bel gemellaggio tra tifosi azzurri partenopei e quelli giallorossi leccesi! Sarebbe una bella cosa tra 2 calde ed appassionate tifoserie meridionali!".