Walter Mazzarri non è più l’allenatore del Torino da ieri sera. La sconfitta per
4-0 a Lecce ha messo la parola fine sull’esperienza del tecnico toscano. "
Non vedo l'ora che finisca", le parole pronunciate da
Mazzarri a 20' dalla fine della gara di "
Via del Mare". Nel dopo partita, niente
dimissioni. Lo aveva detto alla fine della disfatta contro l'
Atalanta: "
Non lascio nelle difficoltà". Il tecnico toscano non si è presentato a parlare e non è nemmeno salito sul
pullman per l'aeroporto con il resto della squadra:
ufficialmente per febbre, che ha costretto il tecnico a restare a Lecce. Ma la strada è stata segnata con il suo
esonero e la scelta del sostituto.
Chi arriverà al suo posto - Moreno
Longo è pronto a prendere il posto di Walter
Mazzarri sulla panchina del Toro dopo la sconfitta subita a Lecce. In mattinata è atteso l'esonero del tecnico toscano. Il presidente Urbano
Cairo si è convinto che così non si può continare e serve una svolta per ridare verve a una squadra che sta sprofondando (ha subito 15 gol nelle ultime tre partite). Il preferito per traghettare i granata fino a fine stagione è l'ex allenatore della Primavera, in pole su
De Biasi. Salvo sorprese sarà quindi Longo a prendere la guida del Toro che ha perso indentità, oltreché troppe partite.
Le dichiarazioni della società - Non c'è pace, dunque, per il Torino. Dopo il disastro con l'Atalanta (0-7) e l'uscita dalla Coppa Italia contro il Milan (4-2), la squadra di Walter Mazzarri viene spazzata via dal Lecce al Via del Mare: un 4-0 che non lascia repliche. Ecco l'analisi di Antonio Comi, direttore generale del Toro, a Sky Sport: "Questo non è il momento di parlare bensì di riflettere: questi ko fanno male a tutti, ambiente, giocatori e società. Prestazioni del genere sono inaccettabili, i ragazzi non hanno avuto l'atteggiamento che ci aspettavamo. E' arrivato il momento di riflettere. Discutere a caldo non è mai bello, ci confronteremo e vedremo. Quando si fa una riflessione la si fa tutti insieme: sia con il tecnico che con la squadra. Dobbiamo capire perché non c’è stata una reazione, e la reazione ci deve essere perché le qualità ci sono".