Chiariello: "Sabato una tappa dolomitica. Lecce? No, Liverpool"

Le parole del giornalista campano a Radio CRC sulla partita di sabato
Lecce-Napoli si presenta come un partita importantissima, ma non decisiva, per entrambe le squadre. I giallorossi, a due punti dalla zona rossa, vorranno a tutti i costi fare punti in uno stadio che dovrebbe spingere come non mai viste le ultime vicissitudini, mentre il Napoli si ritrova a +3 dall'Inter in quella che sembra una strada tutta in discesa verso il sogno scudetto.
Sulla carta, però, non c'è storia: i partenopei sono la squadra nettamente favorita e non per niente sono al primo posto a quattro gare dal termine. Ma proprio perché siamo arrivati nel finale di stagione, i risultati non sono di certo scontati. Non tutti sono sicuri del risultato di sabato pomeriggio, e c'è chi teme il Lecce.
A parlarne, in un suo editoriale, è stato il giornalista campano Umberto Chiariello a Radio CRC. Ecco le sue parole:
“I quattro passi" di Conte
Conte parla di quattro passi. A me l’analogia col ciclismo viene facile. Ma quali sono i quattro passi? Passo Campolongo a Lecce, Passo Pordoi col Genoa, Passo Sella a Parma e Passo Gardena col Cagliari.
Il Napoli deve affrontare la sellaronda, i quattro tapponi dolomitici, contrariamente a quello che pensate e che state facendo gridando già alla vittoria vendendo già la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato. Il Napoli ha quattro tapponi dolomitici. E' un percorso di 66km che collega i quattro passi.

Lecce? No, Liverpool
I quattro passi non sono Lecce, Genoa, Parma e Cagliari, che evocano partite abbordabili. No, sono quattro tapponi dolomitici. Lecce la prossima partita? No, per me è Liverpool. Così va guardata: andiamo a giocarci la vita a Liverpool.
Esagero? Il Monza non vi è bastata come lezione? Pensate che la sfanghiamo giocando come a Monza? O come Empoli? O come in casa col Venezia? Queste sono le partite più rognose, come le definisce Conte, e vanno sbloccate.