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18 anni, una tifoseria che ti esalta ed un gol in Serie A che ti presenta al grande calcio. Salvatori Foti, ex attaccante del Lecce nella stagione 2012/2013, ha vissuto tutto questo ma dopo pochi anni ha dovuto rinunciare al calcio, a causa dei troppi problemi alla schiena.

La sua carriera è partita con il botto con la maglia blucerchiata. Poi, tante esperienze in prestito, a cercare lo spazio giusto per emergere. Messina, Treviso, Udinese, Piacenza, Empoli, Brescia, di nuovo Sampdoria ed infine Lecce, prima di una breve parentesi in Svizzera, utile solo a capire che era arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo.

La voglia, la fame, le capacità tecniche, nulla di tutto questo può cambiare il corso degli eventi se il destino beffardo ti punisce e ti costringe a compiere una scelta che non vorresti mai prendere.

Con i giallorossi Foti ha giocato 19 partite in totale, segnando 9 gol tra campionato e Coppa Italia. Ad un certo punto del campionato sembrava che fosse il suo anno, quello della rinascita. I dolori alla schiena, però, non lo hanno mai abbandonato e l’ernia discale, della quale ha sempre sofferto, alla fine ha avuto la meglio.

Dopo l’avventura nel Salento si è trasferito in Svizzera al Chiasso ma anche lì i problemi fisici non hanno smesso di tormentarlo. Foti ha deciso di ritirarsi ad appena 27 anni ma non si è pianto addosso, anzi. Ha studiato e due stagioni fa è entrato a far parte dello staff tecnico di Marco Giampaolo, seguendolo prima alla Sampdoria e poi al Milan.

A 33 anni Salvatore si è dovuto reinventare, ma lo ha fatto con lo stesso entusiasmo di sempre, con il sorriso che lo contraddistingueva in campo dopo ogni gol.

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