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Il Como, dopo aver ottenuto la promozione in Serie A, sta pianificando la prossima stagione. Uno dei temi cruciali sul tavolo riguarda lo stadio Sinigaglia. Attualmente, lo stadio non rispetta i “Criteri Infrastrutturali” della FIGC, soprattutto per quanto riguarda il numero di posti a sedere. La capienza minima richiesta è di 12.000 posti, ma il Sinigaglia attualmente ne ha solo 7.500 a causa dell’inagibilità del settore distinti, che può ospitare al massimo 800 spettatori.

Entro il 4 giugno, il Como dovrà presentare l’iscrizione al prossimo campionato, indicando l’impianto che ospiterà le partite casalinghe. Esiste la possibilità di ottenere una deroga annuale, che ridurrebbe la capienza minima a 10.500 posti. Tuttavia, questa deroga sarà concessa solo se verrà indicato un impianto alternativo e un piano specifico per aumentare la capienza dello stadio cittadino a 12.000 posti in futuro.

Dove può giocare il Como?

Il club ha cercato una sede alternativa per le partite, escludendo Cremona, Bergamo, Monza e Brescia a causa di rivalità tra tifosi. Milano e Torino sono state considerate troppo impegnative per ospitare due partite di Serie A nello stesso weekend. Il Tardini di Parma sembrava una scelta possibile, ma ha poi rifiutato. 

Nonostante non ci sia ancora conferma ufficiale, Verona ha dato la sua disponibilità. Il Como spera di trovare una soluzione per i 3.000 posti mancanti prima dell’inizio del campionato, ma Verona rimane un’opzione valida in caso di necessità.

Il Como avrà un nuovo stadio

Guardando al futuro, i magnati indonesiani Robert e Michael Hartono, con un patrimonio valutato da Forbes di 45,5 miliardi di dollari, non si accontentano di semplici riparazioni allo stadio, ma sono pronti a rivoluzionare il calcio della loro città. Presto sarà svelato il piano sviluppato da Populous (lo stesso studio che ha lavorato al nuovo San Siro). La ristrutturazione avverrà per fasi, seguendo l’esempio del Gewiss Stadium dell’Atalanta.

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