Seminario Mazzone: il ricordo dei protagonisti presenti all’evento
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Questa mattina, presso l’Aula Magna di Giurisprudenza dell’Università del Salento, i Corsi di Laurea di Diritto e Management dello sport (con la cattedra di Stefano Polidori) e di Scienze Motorie e dello sport (con la cattedra di Giuseppe Palaia) hanno ricordato la figura di Carlo Mazzone, storico condottiero del Lecce dal 1987 al 1990, venuto a mancare in estate all’età di 86 anni.
L’evento tematico verteva su “La sinergia tra staff tecnico e sanitario nella gestione del gruppo squadra”. Dopo i saluti istituzionali, portati dal Direttore del dipartimento di Scienze Giuridiche Luigi Melica e dai Presidenti del Corso di laurea di Diritto e Management dello Sport (Attilio Pisanò) e di Scienze motorie e dello sport (Loredana Capobianco), diversi sono stati gli ospiti presenti all’evento, a partire da: Giuseppe Palaia, medico sociale del Lecce ai tempi dell’indimenticato allenatore ma anche Francesco Moriero e Beto Barbas (a sua volta accompagnato dall’agente Antonio Del Vescovo e Cristian Aprile, presidente del Calcio Racale, club in cui lo stesso Beto cura l’intero Settore Giovanile), allenatori in attività e a suo tempo giocatori del mitico Mazzone; Saverio Sticchi Damiani, Presidente dell’U.S. Lecce nonché Docente presso la stessa Università del Salento; senza dimenticare la prof. Loredana Di Cuonzo, dirigente del liceo “Palmieri”, presente con i suoi studenti e Giuseppe Calvi, giornalista e moderatore dell’evento.
Di seguito le parole, rilasciate ai nostri microfoni diPianeta Lecce, degli ospiti presenti al seminario in ricordo di Mazzone.
Giuseppe Palaia su Mazzone
“Carlo Mazzone è il prototipo di allenatore di tutti i tempi. Ѐ stato un grande comunicatore, insegnando tanto sia ai calciatori, ai componenti del suo staff e a noi medici”.
Un commento su Lecce-Parma
“Spero che il Lecce vinca per continuare a perseguire il sogno della salvezza. Domani sarà un passaggio per preparare la partita più importante di domenica contro la Roma”.
Francesco Moriero su Mazzone
“Per me Mazzone è stato un secondo padre, colui che mi ha creato come calciatore e uomo di sport. Ho dei ricordi fantastici e sono onorato di poter raccontare, all’evento odierno, la sua storia calcistica ed extracalcistica”.
Un commento su Lecce-Parma
“Il Lecce sta facendo un ottimo campionato e sicuramente domani avrà tutte le carte in regola per portare a casa una vittoria davanti ai propri tifosi, proseguendo il cammino in Coppa Italia”.
Beto Barbas su Mazzone
“Per me è stato un padre. Mi parlava di come dover calciare le punizioni, di come giocare. Senza di lui non sarei stato quello che sono oggi per Lecce. Lo devo ringraziare per tutto”.
Prof. Luigi Melica (Direttore del dipartimento di Scienze Giuridiche di UniSalento) su Mazzone
“Carlo Mazzone è stato il grande vecchio del nostro calcio, un allenatore indimenticato e un uomo di una bontà infinita da tutti riconosciuta, a partire dai suoi grandi giocatori allenati come Baggio, Guardiola e Pirlo che, sebbene avessero fatto la storia di questo sport, tornano a essere dei semplici operatori quando c’è da ricordare la grande figura di Mazzone”.
Prof. Stefano Polidori (diritto e management dello spote UniSalento) su Mazzone
“Lo ricordo soprattutto nel periodo ascolano, dove iniziò la sua carriera da allenatore, quando quella da calciatore s’interruppe bruscamente. L’evento di oggi vuole essere un omaggio a un grandissimo personaggio che ha scritto pagine memorabili di questo sport”.
Prof. Attilio Pisanó (Pres. Corso di laurea di diritto e management dello sport presso UniSalento) su Mazzone
“Un seminario fortemente voluto per ricordare un allenatore che, specie nell’ambiente leccese ma non solo, ha lasciato ricordi indelebili. Con questo evento, attraverso un confronto tra tecnici e docenti, approfondiremo tematiche che ci permetteranno di capire come il calcio è cambiato nel corso degli anni, ricordando la figura di un personaggio rappresentante di un mondo non più esistente, ma ciò non vuol dire che debba essere dimenticato. Alcuni aspetti del carattere di Mazzone, come la genuinità e la bontà che lo contraddistinguevano, devono assolutamente essere ricordati e recuperati in un calcio sempre più privo e povero di questi sentimenti e valori così puri e sinceri”.