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Lazio-Lecce del 23 novembre si disputerà senza la presenza della Curva Nord, ma non quella giallorossa, bensì quella biancoceleste.

Il motivo

Non si tratta di una squalifica, ma di una decisione autonoma del tifo organizzato biancoceleste, che ha scelto di disertare lo stadio in segno di protesta nei confronti della società. Alla base della contestazione vi sarebbe la gestione della commemorazione di Vincenzo Paparelli.

Di chi si tratta

Vincenzo Paparelli è il tifoso laziale tragicamente scomparso 46 anni fa all’Olimpico, colpito da un razzo lanciato dalla curva sud romanista. Lo scorso 4 novembre, prima del fischio d’inizio di Lazio-Cagliari, la Curva Nord aveva omaggiato la memoria del tifoso scomparso con una suggestiva coreografia: lo stadio, infatti, si era immerso nel buio mentre la curva si illuminava con le luci dei cellulari, componendo la scritta “Vincenzo”. 

La protesta della Curva Nord

Secondo il tifo organizzato, tuttavia, la società non avrebbe dato il giusto spazio e rispetto alla commemorazione, motivo che ha portato alla scelta simbolica di non occupare la Curva Nord nella prossima gara casalinga contro i giallorossi. Al centro della polemica, la decisione del club di non consentire alla nipote di Paparelli l’accesso al campo per dare inizio alla scenografia in memoria dello zio.

Un gesto ritenuto irrispettoso dai sostenitori della Curva Nord, che hanno deciso di reagire con questa forma di protesta.

Il comunicato

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