header logo

47 gol in 38 partite non si subiscono per caso o per sfortuna. Il Lecce ha incassato troppe reti e questo ha condizionato il rendimento della formazione di Corini, che non sempre è riuscita a timbrare il cartellino una volta in più dei suoi avversari.

Il tanto decantato equilibrio, del quale si parla ormai da tutta la stagione, era stato trovato nelle ultime giornate, prima della sosta, ma dopo Cittadella la squadra ha perso di nuovo la bussola, dimostrandosi fragile e penetrabile.

Il reparto difensivo è di primo livello, perché non tutti si possono permettere Lucioni, Meccariello, Dermaku e Pisacane come centrali difensivi, ma spesso i meccanismi non hanno funzionato e soprattutto nelle ultime 4 gare gli attaccanti avversari hanno trovato troppi spazi per colpire.

La Salernitana è salita in Serie A difendendo bene e ripartendo con efficacia ed il Lecce nei play off dovrà migliorare per forza di cose la fase difensiva, se non vuole rischiare di abbandonare presto questo mini torneo.

Organizzazione ed ordine devono essere alla base e ora è arrivato il momento nel quale non si può più sbagliare. Tornare indietro non è possibile, ma la Serie A è ancora un segno perseguibile, a patto che non si subiscano più così tante reti. 

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"