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Non solo Lecce-Sassuolo dei “grandi”, ma anche la formazione Primavera giallorossa ha affrontato i neroverdi nella tarda mattinata di oggi, in una gara casalinga bloccata e povera di emozioni.

I salentini hanno dovuto fare a meno sia del tecnico Schipa sia del suo vice, entrambi squalificati per un turno. L’unica variazione di rilievo nell’undici iniziale è stata l’assenza di Pehlivanov, che ha costretto lo staff a riorganizzare la retroguardia: Kozarak è stato spostato al centro della difesa, mentre Rashidi ha occupato la corsia esterna.

Primavera, Lecce-Sassuolo: le pagelle dei giallorossi
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Lecce e Sassuolo si dividono la posta: finisce 0-0 al Deghi Center

Partenza sottotono per il Lecce, che nei primi minuti fatica a trovare ritmo e spazi contro un Sassuolo ben organizzato. Con il passare del tempo, però, i giallorossi crescono, prendono le misure agli avversari e iniziano a gestire meglio il possesso palla. Le occasioni, tuttavia, scarseggiano: l’unico vero sussulto del primo tempo arriva dai piedi di Esteban, che impegna il portiere neroverde con un tiro diretto all'angolino, ma abilmente parato dal portiere.

Nella ripresa la gara si accende. Il Lecce prova ad alzare il baricentro e a rendersi più pericoloso, ma spreca la chance più ghiotta con Esteban, che calcia alto un “rigore in movimento”. Dall’altra parte, il Sassuolo prova a colpire in contropiede, ma trova sulla sua strada un Penev in grande giornata: il portiere giallorosso si oppone con sicurezza in più occasioni, blindando la porta.

La partita si chiude sullo 0-0. Un pareggio che lascia un po’ di rammarico per le occasioni mancate da entrambe le parti, ma che rappresenta comunque un punto prezioso per i giallorossi contro una formazione in buona condizione e reduce da risultati positivi.

Il migliore in campo

Un inizio di campionato difficile per il classe 2008 Plamen Penev, che tuttavia ha mostrato ottimi segnali di crescita. E' vero che le palle gol del Sassuolo scarseggiano, ma quando c'è da parare risponde presente. Bellissima, poi, la doppia parata al 67' minuto: prima ci mette le mani su un tiro da fuori che viene respinto, poi compie un miracolo sulla ribattuta a distanza ravvicinata. Il pari è di certo soprattutto merito suo. C'è ancora qualche piccola sbavatura, ma la strada è quella giusta. Il campionato Primavera, d'altronde, serve anche per limare i difetti.

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