Da meteora con il Lecce al primo gol in A: Felici è un rimpianto per i giallorossi?

Un calciatore che, dopo anni di attesa, finalmente potrebbe esplodere nel nostro campionato
Era l'estate del 2018 quando, dal Tor Tre Teste, arrivò a Lecce un giovane Mattia Felici, pupillo dell’allora tecnico giallorosso Fabio Liverani. La squadra salentina era appena stata promossa in Serie B e il trequartista romano venne aggregato alla formazione Primavera, che in quel momento disputava il campionato di Primavera 2.
Felici ci mise poco a carburare con le giovanili giallorosse e Liverani, che come detto stravedeva per lui, lo fece esordire anche tra i professionisti, nel match stravinto contro l’Ascoli per sette reti a zero. Felici giocò gli ultimi venti minuti di quella sfida, ma fu la sua unica apparizione nel campionato cadetto, chiuso con la promozione in Serie A. Un campionato che, almeno con la maglia del Lecce, non giocherà mai: nell'estate successiva, infatti, venne ceduto al Palermo, che in quel momento militava in Serie D, con la formula del prestito.
Una carriera in continua ascesa
Quella che sembrava poter diventare l’ennesima carriera di un giovane destinato a perdersi nelle categorie inferiori, si trasformò invece nell’inizio di una scalata che oggi lo porta ad essere un calciatore di Serie A. Nella sua prima annata in rosanero, chiusa con la promozione in Lega Pro, Felici collezionò 25 presenze, 4 gol e 3 assist in una squadra che, per la categoria, era ricchissima di talento (basti pensare che l’attacco era guidato da Lorenzo Lucca). Dopo solo un anno di Serie A il Lecce fece ritorno in Serie B, e con lui tornò nel Salento anche Felici, reduce dal prestito in Sicilia. Ma anche questa volta il talento romano fu relegato soprattutto alla Primavera, senza mai trovare spazio nella prima squadra di Eugenio Corini. Nemmeno l’avvicendamento in panchina nell'estate successiva, con l’arrivo di Marco Baroni, cambiò le gerarchie, e così, dopo solo 4 minuti in Coppa Italia, nel gennaio 2022 Felici venne ceduto nuovamente al Palermo con la formula del prestito biennale, comprensivo di diritto di riscatto e controriscatto. In rosanero rimase solo sei mesi, nei quali mise a segno un gol in undici presenze, contribuendo comunque alla promozione dei siciliani in Serie B tramite i playoff.
Se il Palermo festeggiava il ritorno in cadetteria, Felici invece tornava a misurarsi con la Lega Pro. L’estate 2022-23 fu piuttosto turbolenta: arrivarono le rescissioni consensuali con Palermo e Lecce e l’inizio di un nuovo capitolo con la Triestina, che lo acquistò e lo pose al centro del proprio progetto tecnico. In Serie C Felici disputò 27 partite, segnando 4 reti. E poco importava se la squadra chiuse al terzultimo posto: il trequartista romano si confermò comunque uno dei migliori prospetti del campionato, tanto da attirare le attenzioni della Feralpisalò, fresca vincitrice del girone A e pronta a debuttare in Serie B.
Nonostante le retrocessioni, per Felici arriva anche l'esordio in A
Nonostante le precedenti esperienze in cadetteria non fossero state fortunate, questa volta la squadra verdeazzurra decise di puntare con decisione su di lui, garantendogli fiducia e minutaggio. Felici rispose con una stagione da protagonista: 38 presenze complessive, 5 gol e 6 assist tra campionato e Coppa Italia. Le sue prestazioni furono positive, ma non bastarono a salvare la Feralpisalò, retrocessa dopo un solo anno. Per Felici, però, arrivò comunque una nuova occasione di crescita: nell’estate del 2024 approdò al Cagliari, che lo portò in Serie A. Una fiducia ampiamente ripagata, con 20 presenze, 3 assist e, nella recente sfida contro il Parma, anche la sua prima rete nella massima serie.

Ora Felici si prepara a tornare al Via del Mare, per affrontare proprio quel Lecce che, pur essendo stata la prima squadra a concedergli l’esordio tra i professionisti, probabilmente lo ha lasciato andare troppo presto. E se per i tifosi giallorossi la speranza è che non possa ripetersi nella “sua” casa, per Felici questa sfida rappresenta un crocevia emotivo e simbolico della sua carriera, iniziata in Salento e ora rilanciata definitivamente in Serie A.