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Questa sera, durante la puntata di #nonsolomercato, andata in onda su rai 2 è stato ospite il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, per parlare dei temi caldi in casa Lecce e delle varie squadre di Serie A, impegnate sia in campo che fuori nel preparare la prossima stagione agonistica. Queste le sue parole:

 

Sull'operazione Camarda

È stata una decisione di Corvino, che sin dal primo giorno di mercato aveva in mente questa operazione. Parliamo di un ragazzo che, nonostante sia un classe 2008, ha tanta qualità. Da lì ci siamo mossi in anticipo, sfruttando anche l'amicizia tra Corvino e Tare. È stata un’operazione intelligente da entrambe le parti, anche perché qui a Lecce, a differenza di tante altre realtà, i giovani giocano. Credo sia giusto dare la possibilità di collezionare tante presenze in Serie A a un calciatore che, pur essendo del 2008, dimostra già grande maturità.

Camarda

 

Sull'interesse per Copete

In questo momento abbiamo già Gaspar, che lo scorso anno ha disputato un campionato importante insieme a Baschirotto. In quel ruolo contiamo anche su Thiago Gabriel, abbiamo acquistato Perez, un giocatore molto promettente, e siamo in attesa del rientro di Jean dall'infortunio. In totale, abbiamo cinque giocatori per due posti, quindi al momento restiamo in attesa degli sviluppi del mercato. Interesse dell’Udinese per Gaspar? Anche a noi interessa tenerlo.

 

Come giudica il mercato del Como?

Credo sia un'opportunità in più per la Serie A. Avere in Italia una squadra capace di intervenire sul mercato in questo modo rappresenta una novità significativa. È chiaro che al momento non è una diretta concorrente per la salvezza — e forse non lo è mai stata — ma questa realtà contribuisce ad arricchire la competitività del nostro campionato.

 

Sul nuovo attacco dell'Inter

So che può sembrare un luogo comune, ma quando hai un giocatore di qualità, l’età conta relativamente. A me sembra che Esposito, in Serie B, abbia dimostrato di essere un ottimo giocatore: ha segnato in tutti i modi. Poi, se dovesse nascere il problema che non trova spazio all’Inter… può sempre venire a Lecce (ride, ndr).

 

Su Krstovic

In Italia ci sono stati solo alcuni interessamenti, piuttosto semplici. Molto più concreto è stato l’interesse da parte di club stranieri. È legittimo che il ragazzo, insieme ai suoi agenti, stia valutando l’opportunità di alzare il livello. Dal canto nostro, vogliamo lasciarlo andare gratificato, senza chiedere la luna, ma allo stesso tempo è importante che comprenda come siamo disposti a cederlo anche per una cifra leggermente inferiore rispetto alle valutazioni oggettive di mercato. Se anche in questo caso non c'è nessuno che lo vuole, mi aspetto che lui rimanga a Lecce contento, con una società che non ha mai pensato di penalizzarlo.

 

Sulla scelta di Di Francesco

È una scelta che può sembrare impopolare, anche perché abbiamo interrotto il rapporto con un allenatore con cui ci siamo salvati, per prenderne uno che l’anno scorso è retrocesso. Ma su Di Francesco c’è stata un’ampia condivisione di idee, sia da parte mia che dell’area tecnica, anche perché le sue squadre giocano sempre un buon calcio. Se guardiamo le sue due retrocessioni: con il Frosinone è stata una retrocessione solo per gli almanacchi, perché a pochi secondi dalla fine del campionato era salvo; un’ingiustizia sportiva. 

A Venezia, invece, aveva una squadra appena promossa e se l’è comunque giocata fino alla fine. La nostra convinzione è che, in un club come il nostro — che ormai da un paio d’anni è stabilmente in Serie A — possa trovare certezze organizzative, e magari anche recuperare quella dose di fortuna che gli è mancata. Dal canto nostro, ci aspettiamo di rivedere quelle qualità nel gioco che ci hanno portato a sceglierlo.

 

Sempre più fondi stranieri in Italia

Ormai è chiaro che la Serie A è cambiata, perché i presidenti italiani sono ormai una minoranza e nelle assemblee della Lega si parla soprattutto inglese. Negli ultimi anni sono entrate proprietà straniere, grandi fondi e importanti imprenditori. Secondo me, la sfida è doppia: cercare di sbagliare il meno possibile, visto che  per società come la nostra, piccole ma sostenibili, il margine di errore è minimo, e allo stesso tempo avere la capacità di continuare ad essere un club sostenibile. Questo è il nostro quarto anno consecutivo in Serie A e sotto questo punto di vista siamo sostenibili. Inoltre, abbiamo una piazza migliore di noi, che esprime numeri da settimo-ottavo posto in Serie A per spettatori, e noi cerchiamo di essere altrettanto bravi. Oggi è iniziata la campagna abbonamenti e c’è stato subito un grande exploit: ne sono molto contento.

 

Sui rumors Hjulmand-Juventus

Se la Juventus cerca un playmaker importante, c’è Hjulmand. È un consiglio spassionato che voglio dare ai bianconeri, anche perché non abbiamo alcuna percentuale sulla futura rivendita. È proprio un suggerimento che faccio con sincerità.

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