Il finale di Lecce-Bologna e quella coincidenza con un match della scorsa stagione

La sfida di ieri è l'ennesima dimostrazione che le sfide infrasettimanali, soprattutto se europee, tolgono energie fisiche e mentali
Il gol del pareggio di ieri al 94° non rappresenta soltanto la prima rete in Serie A di Francesco Camarda, ma potrebbe rivelarsi anche un’importante iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. O almeno, questo è ciò che spera Eusebio Di Francesco, così come tutto l’ambiente Lecce. Nella conferenza stampa post partita, il tecnico ha infatti sottolineato come risultati ottenuti in questo modo possano diventare un punto di svolta.
Ai giallorossi serviva davvero una “scossa”, con la squadra reduce da una profonda crisi di risultati e a un passo dall’ennesima sconfitta che, stavolta, sarebbe stata del tutto immeritata. Invece ci ha pensato Camarda, con un colpo di testa di rapina su un preciso calcio d’angolo battuto da Berisha, a riequilibrare i conti e a regalare al Lecce un punto meritatissimo.
Il Bologna nel 2025 come la Juventus nel 2024
Quella di ieri è una situazione che abbiamo già visto nella scorsa stagione. Prima della trasferta di Lecce, giovedì il Bologna di Vincenzo Italiano era stato impegnato in Europa League a Birmingham contro l’Aston Villa: una sfida terminata con la sconfitta per 1-0. Le fatiche della coppa si sono fatte sentire soprattutto domenica, quando l’ex tecnico di Fiorentina e Spezia ha dovuto affidarsi a diverse seconde linee (come Dallinga, Rowe e Fabbian), mentre alcuni titolari importanti, come Orsolini e Castro, non sono sembrati al meglio della condizione fisica.
Un episodio simile si verificò la scorsa stagione con la Juventus di Thiago Motta: anche allora i bianconeri arrivarono a Lecce reduci da una sfida di Champions League a Birmingham contro l’Aston Villa, terminata 0-0. La domenica successiva, al Via del Mare, la “vecchia signora” passò in vantaggio in maniera fortunosa (tiro dalla distanza di Cambiaso deviato da Gaspar), ma ancora una volta il Lecce pareggiò nei minuti finali di recupero con il gol di un altro giocatore ben noto ai tifosi del Milan, Ante Rebic, che fece esplodere di gioia il pubblico salentino e Marco Giampaolo, all’esordio sulla panchina giallorossa dopo la vittoria a Venezia contro la squadra allora allenata proprio da Di Francesco.
Il match contro la Juventus è stato l'unico caso nel quale il Lecce ha affrontato una big dopo le fatiche europee di quest'ultima, un caso che anche il presidente Sticchi Damiani sottolineò a fine stagione e che conferma quanto un impegno infrasettimanale possa togliere energie soprattutto nervose, oltre che ovviamente fisiche.
Il Lecce che raggiunge il pareggio con il Bologna all'ultima azione: una situazione già vista
Quando si parla del Bologna e, soprattutto, dei minuti di recupero finali, il pensiero va inevitabilmente a Roberto Piccoli. Nella stagione 2023-24, infatti, il Lecce stava per perdere l’anticipo delle 12:30 in casa contro i felsinei di Thiago Motta per uno a zero, quando da un calcio d’angolo respinto la palla finì sui piedi di Rafia. Il centrocampista rimise il pallone in mezzo, Dorgu fece la sponda di testa e Calafiori atterrò Falcone, salito in area per l’assalto finale.

Dopo la revisione al VAR, l’arbitro Doveri di Roma 1 (lo stesso organo di appartenenza di Fourneau, il direttore di gara di ieri) assegnò il rigore, trasformato da Piccoli. Quel gol non soltanto fissò il risultato sull’1-1 all’ultima occasione della partita, ma rappresentò un riscatto dopo che il VAR gli aveva già annullato la gioia del gol contro il Milan qualche settimana prima.