Liguori: “Non siamo il Leicester. Ok entusiasmo ma non trasformiamolo in euforia”
U.S. Lecce Corrado Liguori
Il magico momento del Lecce, l’entusiasmo che si è creato intorno alla società e alla squadra. Ultimamente si parla di Leccester per ironizzare sul dato statistico (5 partite, 3 vittorie e 2 pareggi) che vede i giallorossi cominciare la stagione con lo stesso ruolino di marcia che il Leicester di Claudio Ranieri ha avuto nella stagione 2015/2016 quella cioè della vittoria della Premier.
Tra il serio ed il faceto a parlarne sono un po' tutti, anche Roberto D'Aversa ha dovuto rispondere ieri seriamente in conferenza stampa a quella che aveva tutta l'aria di essere una domanda leggera:
“È bello ed è giusto che ci sia entusiasmo. Questo non deve trasformarsi in euforia. Il tifoso è libero di sognare, ma noi dobbiamo mantenere alta la concentrazione. Io guardo le statistiche e stiamo migliorando determinati dati prima negativi, come i duelli. Sono arrivati risultati positivi in virtù di un giusto atteggiamento. Ho sempre trovato entusiasmo e questo ci deve aiutare. Il Leicester aveva introiti totalmente diversi, credo il Lecce abbia ricevuto decisamente meno, quindi sono paragoni che non possono esistere. Non possiamo pensare di essere più bravi della Juventus: dobbiamo essere determinati e vogliosi".
Il vicepresidente del Lecce, Corrado Liguori, è intervenuto a Piazza Giallorossa per analizzare il momento: “È bello ed è giusto che ci sia entusiasmo. Questo non deve trasformarsi in euforia. Il tifoso è libero di sognare, ma noi dobbiamo mantenere alta la concentrazione. Io guardo le statistiche e stiamo migliorando determinati dati prima negativi, come i duelli. Sono arrivati risultati positivi in virtù di un giusto atteggiamento. Ho sempre trovato entusiasmo e questo ci deve aiutare. Il Leicester aveva introiti totalmente diversi, credo il Lecce abbia ricevuto decisamente meno, quindi sono paragoni che non possono esistere. Non possiamo pensare di essere più bravi della Juventus: dobbiamo essere determinati e vogliosi".
“Credo che questo sia un campionato equilibrato, livellato, purtroppo verso l’alto. Mentre lo scorso anno erano 4 o 5 le squadre che dovevano lottare per la salvezza, quindi Lecce, Sampdoria, Spezia, Cremonese, Verona, quest’anno io vedo che ci saranno almeno 8 o 9 squadre che dovranno stare attente: ci metto il Sassuolo, il Monza, Salernitana, Verona, Lecce, Frosinone… e dunque sono parecchie dal mio punto di vista, però questo è figlio del fatto che anche squadrae che sembravano avere rose qualitativamente forti, rischiano e questo significa, livellamento verso l’alto. Io non entro nel merito delle difficoltà di Napoli, Milan, Juventus, Roma e della Lazio perché è un’altra parte del campionato e non mi interessa. Se è vero quello che sto dicendo e l’interpretazione è quella giusta è chiaro che arrivare da quartultimi a ottavi, noni, ci manca poco, quindi è tutto da giocare”.