Il Lecce non vuole mollare: ecco perché Corini crede nella promozione
L'Empoli detta la fuga, con Cittadella, Monza e Chievo sempre alle sue spalle per un campionato aperto. Apertissimo. Non capitava da tempo, abituati come eravamo a testa a testa oppure a monologhi, vedi il Benevento nella passata stagione.
Per questo, con il Lecce scivolato in un ottavo posto inusuale, è stato istruttivo vedere quanti sui social o nelle chat - in queste ore - si ponevano chi nel campo dei pessimisti e chi nel campo degli ottimisti. A vedere la classifica, la logica dice di stare dalla seconda parte. In questo momento, dai 44 punti dell’Empoli ai 35 del Lecce, tutto è possibile, in una Serie B che offre eque opportunità, giornata dopo giornata, alle prime otto della classifica.
Fattori a favore e no
Questo significa che per il capitolo "promozione in Serie A" rimane un capitolo fattibilissimo. Anche se il calcio dell’era Covid ha stravolto il fattore campo, i giallorossi disputeranno in casa partite decisive come quelle con Chievo, Spal e Cittadella. E Corini può contare su un organico affidabile e ampio. Ci saranno diverse partite ancora da giocare e bisognerà lottare con tutte le forze. Un ritmo infernale che, inevitabilmente, può portare a prove non cristalline ma l'importante sarà portare a casa sempre un unico risultato: la vittoria!
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