header logo

Gabriel Strefezza è stato protagonista di 1vs1, una rubrica di DAZN.

"Quando sono venuto in Italia dal Brasile, il mio ex procuratore mi aveva portato a fare test prima a Palermo e poi alla Lazio, dove l'allenatore della primavera era Inzaghi. Lì ho giocato terzino destro, la prova era andata piuttosto bene, poi mi ha detto che avevo qualità ma ero troppo basso per la sua squadra. Non ci sono stato male, ero sereno perchè esistono tanti giocatori bassi che sono fenomeni. Ho fatto sempre il mio percorso, vedere Mertens e Insigne in A mi dava una spinta in più.

Poi ho fatto un paio di mesi in Brasile e mi ha chiamato la SPAL per firmare il contratto.
L'ultima volta che ho incontrato la Juve? Prima di iniziare il secondo tempo ho chiesto la maglia a Ronaldo, c'è anche la foto. È stata un'emozione bellissima perchè lui l'ho sempre visto, è il mio idolo.
La maglia ora sta a casa in Brasile. La prossima maglia? Dybala, ho provato a prenderla ma non ci sono riuscito, per me è il più forte in Italia.

Il gol più bello della mia carriera è quello con la Salernitana.
Ho fatto pochi gol a giro, per me è più facile calciare di collo.
Umtiti è un bravissimo ragazzo, è venuto qua con la testa giusta sebbene non fosse facile. È venuto con serenità e voglia di aiutare la squadra. Con la palla ai piedi fa delle imbucate incredibili, lì si vede che è un fenomeno.

Abbiamo una squadra di giovani di valore. Vogliamo lottare fino alla fine per la salvezza.
Questa terra mi sta dando emozioni bellissime, mi sento un po' a casa, la gente è affettuosa. Si mangia bene, si sta bene in città, ho una bellissima casa…niente da chiedere in più.
L'obiettivo quest'anno è salvezza e 10 gol.

Sarebbe un sogno giocare con la nazionale italiana, la mia famiglia ha origini italiane e io sono da 7 anni qui. Se Mancini mi chiamasse andrei subito, fino ad ora non è successo".

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"