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Remi Oudin o Hamza Rafia? È questo il ballottaggio che probabilmente tiene di più sulle spine i tifosi del Lecce e lo stesso Roberto D’Aversa.

Lecce, quanto fatto da Oudin fino ad ora 

Oudin

Il francese ha disputato una buona gara lunedì contro l’Udinese, giocando per la seconda volta da titolare dopo la sfida all’Allianz Stadium contro la Juventus. Remi si è posizionato da mezz’ala destra, dando una mano in fase difensiva e dispensando classe quando il pallone era tra i suoi piedi o tra quelli dei suoi compagni di squadra. 

Pare ancora non avere 90 minuti tra le gambe, sebbene le due settimane di sosta gli abbiano permesso di aumentare l’autonomia e di mettere benzina, fattore fondamentale in questo periodo dell’anno.

Contro il Genoa ha trovato una rete importante per il Lecce ma soprattutto per il suo percorso in giallorosso. Ha voluto il Salento ed alla fine è riuscito a tornare, ripresentandosi ai suoi tifosi con una perla da fuori area.

Lecce, quanto fatto da Rafia fino ad ora

Rafia

Hamza Rafia, invece, è stata per i tifosi del Lecce una piacevole scoperta. Un giocatore duttile, capace di interpretare al meglio le due fasi e molto dotato tecnicamente. Anche lui ha regalato al popolo salentino un super gol, nella sfida pareggiata poi a Firenze contro gli uomini di Italiano. Una staffilata all’incrocio dei pali che ci ha permesso di comprendere il perché sia stato selezionato dal settore giovanile del Lione ed abbia un passato con la Juventus di Andrea Pirlo.

Lunedì non è proprio sceso in campo. Non è partito dall’inizio probabilmente a causa dei suoi precedenti impegni con la Nazionale. Le sfide disputate dalla sua Tunisia contro Corea del Sud e Giappone avevano tolto al trequartista parecchie energie psico-fisiche. Non è subentrato a gara in corso anche perché la partita si era messa male e D’Aversa ha optato per inserire giocatori ancora più offensivi, alla ricerca di un pareggio che poi, per fortuna, è arrivato davvero.

Sabato sembra lui leggermente davanti ad Oudin per una maglia dal primo minuto. I due potrebbero, però, dar vita ad una staffetta che dovrebbe durare nel tempo. D’Aversa non vuole rinunciare né al tunisino né al francese, ma per gli equilibri della squadra sembra difficile possa schierarli insieme, quanto meno dal primo minuto.

Sarà importante che chiunque giochi metta a disposizione della squadra il suo talento e che l’altro, a partita in corso, possa dare la scossa ed aiutare i suoi compagni a conquistare tre preziosi punti in chiave salvezza.

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