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Dopo cinque giorni di riposo, per il Lecce riprende il campionato. Alla luce dell'ultima partita e, considerate le sei vittorie consecutive, il morale all'interno della truppa giallorossa è alto e non potrebbe essere diversamente. Detto ciò, è bene stabilire che il torneo non è per nulla finito, mancano altre sei giornate con diciotto punti a disposizione e si devono affrontare tutte con la stessa tenacia e voglia di dare il massimo. Se così non fosse il “castigo” sarebbe durissimo. Siamo certi che da lunedì scorso fino al fischio d'inizio della partita, il gruppo abbia avuto la possibilità di recuperare le energie psicofisiche necessarie per poter affrontare una delle squadre più forti di questo campionato: la Spal. Dopo tre stagioni di serie A, dopo la retrocessione, gli estensi non solo hanno preso un paracadute triplo rispetto al Lecce ma hanno un organico che sulla carta costa molto di più, infatti nel roster delle squadre che partecipano alla serie B, è secondo solo al Monza. Marino, ex allenatore dei ferraresi è stato travolto dalle scorie dovute alla retrocessione e non è riuscito a ridare motivazioni e convinzioni alla sua squadra, fino all'esonero. Ora, il subentrato Rastelli (una vittoria e due pareggi con lui alla guida), sta cercando con pazienza di raccogliere i cocci per rilanciare le ambizioni della società di Ferrara, in ottica play-off. Il tecnico ha ricominciato con il 3-5-2 e, come fanno solitamente gli allenatori quando giungono in un posto “ferito”, cercano di non perdere le partite. La SPAL che affronterà il Lecce non sarà per niente vicina a quella allenata da Marino: Rastelli ha già comunicato i suoi codici di gioco, frutto del suo modo di vedere il calcio e quindi al Via del Mare non si presenterà una squadra sbarazzina, piuttosto una formazione quadrata che avrà come primo obiettivo quello di non prendere gol. LA SPAL Vediamo come dovrebbe scendere in campo la Spal a Lecce, considerati i problemi che avrà nella linea di difesa, tra Vicari non al meglio e l'ex Tomovic squalificato: in porta la garanzia Berisha, i tre marcatori centrali dovrebbero essere Sernicola (autentico jolly), Okoli e Ranieri; sulle fasce Dickman e Segre, a centrocampo Esposito, Mora e Sala, davanti Valoti e Di Francesco. Rastelli a gara in corso potrà contare anche su Missiroli, Viviani, Floccari, Asencio e Strefezza, giusto per fare qualche nome conosciuto. Una formazione di tutto rispetto, che ha già sconfitto i salentini nel girone di andata ed a cui i giallorossi dovranno prestare la massima attenzione. IL LECCE Eugenio Corini, dal canto suo, potrà contare sulla rosa praticamente al completo (a parte i noti lungodegenti) e farà le scelte definitive sia in base a quello che gli allenamenti svolti in questi giorni gli suggeriranno che valutando tutti i diffidati che sono sei: Coda, Majer, Rodriguez, Calderoni, Henderson e Nikolov . Fermo restando il 4-3-1-2 vedremo il solito Gabriel in porta, con Maggio, Lucioni, Meccariello e Gallo a comporre la linea di difesa; a centrocampo Majer, Hjulmand e Bjorkengren, con Henderson dietro alle due punte Coda e Pettinari. Crediamo che a parte l'avvicendamento Pisacane/Meccariello, rispetto alla gara di Pisa, gli undici saranno questi. I vari Tachtsidis, Rodriguez e tutti gli altri che non partiranno dall'inizio saranno utili a partita in corso, proprio come accaduto lunedì in toscana. Il campionato offre la possibilità di effettuare cinque sostituzioni e al netto degli undici che apriranno la partita, la stessa può cambiare in corso di svolgimento, considerato che il regolamento consente ad un tecnico di sostituire metà degli interpreti rivoluzionando di fatto la squadra. Contro la Spal, viste le premesse, sarà una gara difficile e complicata, il Lecce per poter continuare la striscia di vittorie deve necessariamente bilanciare la tensione che dev'essere quella giusta: né troppo scarichi ma neanche molto carichi. Si dovrà avere la pazienza necessaria per venire a capo delle “trappole” predisposte da Rastelli, senza dimenticare che queste sono partite che possono risolversi anche grazie, o a causa, di un episodio. Quando mancano sei giornate alla fine e guardando la classifica, il Lecce non può permettersi di fare calcoli o di sentirsi già “arrivato”. Le partite vanno giocate tutte, al massimo delle capacità, i conti si possono fare solo di gara in gara e non sono definitivi. Fino alla fine.
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