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Il tecnico Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida fra Lecce e Cremonese. Queste le sue dichiarazioni.

“Sarà una partita diversa rispetto all’andata. Stavamo cercando una nostra identità attraverso il lavoro contro una squadra che aveva avuto continuità di guida tecnica. Siamo cresciuti sia noi che loro, sarà una partita complicata e difficile. Considero la Cremonese una delle candidate principali perché ha un organico importante e può essere protagonista fino in fondo. Loro stanno preparando la partita da una settimana mentre noi abbiamo avuto meno tempo. In queste gare la voglia e la testa fanno la differenza. Quando vedo la squadra che si allena bene sono contento, cerco di spingere anch’io sull’acceleratore. Ci sono margini di crescita e il gruppo è molto recettivo. Contro la Roma abbiamo giocato molto bene nel primo tempo e non è facile in uno stadio così importante contro una delle rose più complete e costose in Europa. La squadra mi è piaciuta perché ha fatto quello che chiedevo. Nel secondo tempo un po’ la stanchezza e un po’ l’inferiorità numerica ci hanno penalizzato ma abbiamo tenuto il campo con orgoglio. Ci avviciniamo ora a una gara importante con un solo giorno pieno di allenamento, ma è un impegno così decisivo che non si può sbagliare. Listkowski? È un giocatore che amava molto la ricezione del pallone e giocava in funzione di quello. Quando un giocatore crede nella proposta dell’allenatore e vede che la proposta lo porta a migliorarsi parte un processo di crescita. Sono convinto che possa migliorare di gara in gara. Formazione? Ci sarà il rientro di Coda. Qualche dubbio ce l’ho ancora. A centrocampo può essere confermato quello dell’ultima partita. Quando si ha poco tempo per recuperare diventano importanti anche gli avvicendamenti a gara in corso. A partire da adesso inizierà un altro campionato, i punti in palio saranno più pesanti. Noi dobbiamo fare un percorso che è quello di continuare a giocare sempre per il massimo risultato. Affronteremo ogni gara con questo spirito. Io e il mio gruppo siamo dediti a lavorare per migliorare. È una sfida che ci siamo posti sia io che la squadra. Questo deve essere il nostro punto di riferimento. Ora ci sono degli scontri importanti, il primo domani e poi uno in infrasettimanale. Poi ci sarà la sosta che sarà utile per condizionare i nuovi arrivi e lavorare su qualche ragazzo. Gendrey e Calabresi? È uno dei dubbi. Sto pensando anche a una staffetta. Arturo mi ha sorpreso giocando bene anche da centrale. Possiamo contare su di lui anche in quel ruolo. Ci sarà bisogno di lavorare nelle due fasi sull’esterno, è probabile che ci sia un avvicendamento a partita in corso. Rodriguez? Ha avuto un infortunio un po’ particolare. Abbiamo svolto una seduta prima della partita e su un calcio di rigore ha sentito fastidio. Non saprei i tempi di recupero, potrebbe essere più preciso un comunicato dello staff medico. Lo stesso vale per Bleve che è da valutare. Simic e Asencio? Prevedo due/tre settimane per Asencio. Sono dei ragazzi da condizionare. L’ultima partita di Asencio risale a settembre, poi è stato infortunato e ha avuto il Covid. Con Simic abbiamo iniziato a lavorare in maniera più intenso, spero di averlo in squadra al rientro dalla pausa. I gol da palla inattiva? Le palle inattive sono opportunità da sfruttare. A Roma i ragazzi sono stati bravi a sfruttare una situazione su cui avevamo lavorato. Trovare gol su palla inattiva è una risorsa importante. L’impiego di Listkowski? Ha chance di giocare domani, può fare bene anche sulla fascia sinistra. Metterlo a destra è stata una lotta, ora che gli si è aperta una strada può giocare anche dall’altra parte”. 

Il ricordo di Di Marzio – “Ho saputo ora la notizia e sono addolorato. È stato mio allenatore, viene a mancare una persona che mi ha aiutato a raggiungere obiettivi importanti quando giocavo con il Padova. Ci lascia un uomo che ha dato tanto al calcio, faccio le mie più sentite condoglianze alla famiglia”.

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