header logo

Massimo Coda, bomber del Lecce e capocannoniere della Serie B con uno score di 20 reti, è il protagonista del nuovo episodio di “Club Life”, la rubrica dedicata ai salentini e presente sull'applicazione Epico Play.

"Mio padre mi portò assieme a mio cugino quando avevamo sei anni sul campetto di paese per farci iniziare la scuola calcio. Da lì è iniziato tutto. Con mio cugino ho un legame speciale, giocavamo sempre insieme da bambini. Alle volte anche se non ci sentiamo per tempo basta una chiamata per ricordare bellissime avventure.

Avere un figlio calciatore è stato l'obiettivo di papà. Dopo quattro figlie femmine ce l'ha fatta. Al campetto a sei ero difensore centrale, poi piano piano crescendo sono andato avanti con i ruoli. Da centrocampista a mezza punta: capirono che mi piaceva segnare e mi spostarono centravanti.

I gol che mi piacciono di più sono quelli al volo, per fortuna in carriera ne ho fatto qualcuno. Non vedevo altro futuro da bambino, ho sempre voluto fare il calciatore e per fortuna mi è andata bene con questa avventura da professionista.

Mi hanno sempre parlato bene di Lecce e venendoci l'impatto è stato devastante.
È una delle città più belle in cui ho giocato, si fa apprezzare in tutto, dal mare ai tifosi. Per vincere  ad una squadra servono doti fisiche ed unione di gruppo. Se tutti remano dalla stessa parte, ciò fa la differenza. Scaramanzia? Vado ad un ristorante il giovedì e se vinciamo lo rifaccio la settimana dopo.

Dietro la partita ci sono tanti sacrifici, da bambino cresci con valori e cerchi sempre di imparare gli insegnamenti di allenatori e dirigenti. Voglio superare le 22 reti dello scorso anno però baratterei questa cosa pur di vincere il campionato, ma servono i gol per raggiungere l'obiettivo."

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"