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Alexis Blin è stato ospite della scorsa puntata di PiazzaGiallorossa su Telerama. Queste le sue dichiarazioni riportate dalla redazione:

FIORENTINA
“Mi faccio sempre trovare pronto quando sono chiamato in causa: ieri era indisponibile il nostro capitano Hjulmand, che è sempre al top. Io però per questa squadra voglio sempre esserci. Ieri siamo stati bravi a metà, ma il mister ci ha detto che la mentalità è quella giusta. Nel secondo tempo la partita è cambiata: forse una volta passati in vantaggio abbiamo pensato più a difendere che a continuare ad attaccare. Da questa partita prendiamo questo insegnamento: dobbiamo continuare ad andare forte. La Fiorentina poi è una bella squadra: noi e loro ci siamo divisi esattamente la partita. Loro sono forti, ma ci prendiamo le nostre colpe per esserci fermati e per aver subito il pareggio a freddo, appena rientrati dallo spogliatoio”.

BILANCIO
“Dopo dieci partite il mio bilancio è certamente positivo. Siamo sulla strada giusta: abbiamo giocato grandi partite e forse  ci manchino 2-3 punti in classifica. Dobbiamo continuare a lavorare forte: quello lasciato per strada ce lo riprenderemo”.

RUOLO
“Il mio ruolo è volto principalmente al recupero della palla. Ieri nel primo tempo ci siamo riusciti bene, tutti insieme. Nel secondo tempo siamo venuti meno in questo. Il momento più difficile è stato proprio l’inizio della ripresa, i primi 15 minuti, perchè non siamo rientrati al meglio. Il mister ci aveva detto di continuare così, sempre concentrati. La pallonata in faccia? Mi ha colpito al mento. Ho giocato anche come centrale in difesa: per me l’importante è dare il mio contributo”.

LECCE
“Sto per diventare papà di Carla, per la prima volta. Qui mi trovo benissimo: ho voluto uscire dalla Francia per conoscere un’altra lingua e un altro tipo di calcio. A livello tattico la differenza c’è e anche come numero di squadre forti la Serie A è qualitativamente superiore. Al Lecce ho detto subito di sì perché qui c’è tutto per fare bene. I tifosi sono calorosi e gentili e qui ci sentiamo veramente bene. La piazza la conoscevo e quando sono arrivato mi sono sentito subito a casa. Corvino mi ha confessato che anni fa ha provato a portarmi a Firenze. Non lo sapevo. Prima della gara? Ascolto la mia playlist musicale preferita”.

LEADER
"Sono qui da due anni, ma non mi sento un leader. Anche perché il leader lo decide la squadra. Io faccio di tutto per dare l’esempio giusto, ogni giorno in allenamento, andando al massimo. Lo dobbiamo fare tutti insieme perché siamo un gruppo di 25 titolari: il campionato è lungo".

BOLOGNA
“Sarà una partita che abbiamo già iniziato a preparare. Dovremmo essere concentrati sulla nostra prestazione, senza pensare all’avversario perché quando facciamo il nostro, possiamo portare a casa qualcosa. Noi giocheremo per vincere, come sempre”.

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