Dal VAR al “VER”: la moviola di Reggina-Lecce
Il Lecce in casa della Reggina ha conquistato i 3 punti, ma la gara, condizionata da clamorose sviste arbitrali, è stata particolarmente insidiosa.
Gli episodi recriminati dai giallorossi sono avvenuti entrambi nel secondo tempo, con il Lecce in vantaggio 0-1.
Siamo al minuto 52 quando ai padroni di casa viene concesso un calcio di rigore per fallo di mano in area di Fabio Lucioni. L’infrazione in questione, però, non esiste: il vice capitano dei giallorossi prende platealmente la sfera con la spalla (a seguire immagini di DAZN).
Il penalty poi verrà parato da Gabriel, decisivo nel conservare il vantaggio, ma le insidie non finiscono qui per il Lecce.
Al minuto 67, Massimo Coda viene espulso per doppia ammonizione. Il secondo giallo arriva in modo molto ambiguo.
Il centravanti del Lecce intercetta la traiettoria della palla e, in vantaggio sul difensore della Reggina, prende posizione allargando le braccia e col gomito sinistro colpisce involontariamente il volto di Del Prato.
Il giudice di gara in un primo momento fischia fallo senza prendere provvedimenti. Poi, vedendo il calciatore della Reggina sanguinante, si fa ingannare ed espelle Coda per un normale scontro di gioco.
Come sostenuto dal presidente Saverio Sticchi Damiani, un arbitraggio sicuramente rivedibile.
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