Corsa, temperamento e qualità: Ramadani si è ripreso il Lecce

Il centrocampista albanese è tornato ad essere un pilastro della formazione giallorossa
Corsa, temperamento e qualità. Sono sempre state queste le doti di Ylber Ramadani, centrocampista albanese arrivato nel Salento per sostituire Morten Hjulmand, per due anni pilastro del centrocampo giallorosso, nonché capitano nel primo anno di Serie A.
Prima stagione sorprendente
Nella prima stagione Ramadani ha sorpreso tutti. Forse, ha addirittura superato le aspettative della dirigenza giallorosa, che si aspettava di aver comprato un giocatore forte ma di certo non così completo. Il classe 1996 ha interpretato il ruolo di regista a modo suo, alternando giocate di qualità e quantità, dimostrandosi schermo quasi invalicabile davanti alla difesa ma anche regista dai piedi buoni in più di un’occasione.

Seconda stagione così e così
Lo scorso anno, invece, le cose sono andate diversamente. Qualche frizione con Gotti ed il poco utilizzo da parte di Giampaolo hanno condizionato una stagione difficile, particolare, complicata. Segnata pure da qualche acciacco di troppo, dolori alla schiena che non gli hanno permesso di rendere al meglio. Poi un lampo. Una luce che ha illuminato il periodo più buio della storia recente del Lecce. Il gol al Torino, quel fendente imparabile terminato alle spalle di Milinkovic-Savic. Una rete che ha dato speranza e fiducia ad un ambiente depresso. Una botta da fuori che, con il senno di poi, ha regalato la salvezza al Lecce. Indimenticabile.
Adesso un presente tutto da scrivere
Questa stagione è iniziata sulla falsariga della sua prima in Serie A. Prestazioni di livello da parte del motorino albanese, sempre primo per chilometri percorsi nella formazione giallorossa in campo, e approccio corretto al ruolo, nonostante le direttive di Mister Di Francesco siano differenti rispetto a quelle dei suoi predecessori. In estate, ad un certo punto, sembrava dovesse partire. Qualche sirena araba pareva poterlo ammaliare ma alla fine non si è fatto nulla ed il classe ‘96 è rimasto nel Salento, convinto di poter dire la sua. Davanti aveva Balthazar Pierret, ma i problemi fisici del francese gli hanno spalancato le porte della titolarità ed adesso Ramadani non sembra intenzionato a fare passi indietro.
La speranza, in questo momento, è che continui a giocare in questo modo, formando una coppia di valore con il suo compagno di nazionale Medon Berisha. I due si completano a vicenda e regalano equilibrio alla squadra. I giallorossi vanno veloci, con Ramadani in mezzo al campo.
Pare davvero che Ylber si sia ripreso il Lecce.