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Infine, Tommaso Cassandro. Con lui hai ultimamente scherzato riguardo al suo trasferimento al Lecce, riuscendo – inavvertitamente o meno, questo lo dirà il tempo – a stimolare i commenti di tantissimi tifosi giallorossi. Che rapporto hai con lui? E’ vero che per lui, tu sei una sorta di fratello maggiore?
Tommy è un mio caro amico, ma non so se sono per lui un fratello maggiore. E’ un ragazzo eccezionale, molto intelligente, serio, una persona che mi ha dato tantissimo e con il quale si è instaurato un rapporto di amicizia vera al di là del calcio.


Passiamo a te. Compi oggi 37 anni. Dentro - come me, che sono ormai un ex sportivo da qualche tempo - sicuramente ti sentirai un ragazzino con la voglia, ancora, di spaccare il mondo. La carta d’identità, però, non si può ringiovanire. Stai cominciando a pensare a cosa farai quando apprenderai le scarpe al chiodo o non è ancora il momento? Ma soprattutto, hai qualche rimpianto? Se avesse la possibilità di tornare indietro, il Romano Perticone di oggi suggerirebbe di fare qualcosa di diverso al Romano Perticone di ieri?
La voglia di giocare c’è sempre, ma valuterò di anno in anno. Intanto ho fatto il corso di allenatore a Coverciano ed è un percorso che vedremo in futuro se mi piacerà.
Non ho nessun rimpianto e non cambierei nulla del passato, anche perché tutto quello che ho fatto ha portato a rendermi quello che sono oggi. Sembra una banalità, ma sono contento di ciò che ho fatto e nel modo in cui l’ho fatto.


Per chi non lo sapesse, su Twitter sei una celebrità perché riesci a parlare di tutto, persino dei tuoi momenti di vita personali e familiari, con spensieratezza, ironia e leggerezza, un po' come accadeva in passato grazie a contesti simili. In questo senso, ha fatto scuola Mai Dire Gol, trasmissione che coinvolgeva calciatori e allenatori, anche di squadre profondamente rivali, per farli prendere parte a momenti goliardici e dissacratori. Cos’è cambiato, oggi, rispetto a prima, sotto quest’aspetto? Perché è così difficile ironizzare nel mondo del pallone odierno e come mai, secondo te, tutti si prendono troppo sul serio, ora che – forse – è il caso di stemperare certi toni e ricordare a tutti che il calcio è un gioco? 
Penso anche che sia un’esigenza il fatto di riuscire, talvolta, a comunicare verso l’esterno e pubblicare sui social può essere un’arma a doppio taglio se non sei disposto a prenderti un po' in giro. Il mio modo di essere fuori dal campo è esattamente quello che leggete su Twitter, sono una persona determinata a cui però piace sempre scherzare e alleggerire un po' le cose. La direzione futura del rapporto dei calciatori con il mondo esterno, soprattutto nella relazione con i tifosi, secondo me sarà questa: il contatto diretto con la gente. E’ una cosa che secondo me viene sottovalutata ma è bellissima e ti dà tantissimo. Ho conosciuto tante persone, attraverso i social, che si demonizzano, ma in realtà sono vere risorse.

 

Sono sempre stato un fautore dell’istruzione e della cultura quali step che devono viaggiare parallelamente rispetto all’attività di un calciatore. Trovo sia profondamente vero che uno sportivo che studia può avere performance migliori. Scommetto che tu la pensi come me, visto che non solo hai deciso di laurearti (in scienze motorie), ma hai ‘diabolicamente' perseverato e hai ottenuto un master in management delle risorse umane. Cosa puoi dire al riguardo? Ma soprattutto, come può uno sportivo conciliare impegno fisico e libri?
Devo ancora laurearmi, anche perché devo conciliare gli studi con due figli, la società a cui mi dedico e poi anche il calcio. E’ un impegno gravoso, ma sicuramente l’importanza di studiare e formarsi è enorme. Non la lego direttamente alla performance sportiva, ma la vedo come una necessità propria dell’essere umano quella di evolversi e di riempire la propria vita. Per crescere, una persona deve formarsi: se questo avviene sui libri o attraverso altre fonti di conoscenza, non cambia. E’ quella la strada.

Romano, è stata una bellissima chiacchierata. Grazie per il tempo che ci hai dedicato, dico davvero. Ti aspettiamo nuovamente al Via del Mare, visto che ogni volta che hai calcato il campo di Lecce da calciatore, non abbiamo mai vinto…
(Ride, ndr) Ringrazio tutti voi, mi ha fatto piacere quest’intervista. Speriamo di sentirci in futuro e… seguitemi su Twitter, ovviamente!

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