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Alti, a tratti altissimi. Momenti che resteranno comunque impressioni nella mente dei tifosi giallorossi. Vittorie memorabili, partite perfette, conquistate alcune senza spettatori sugli spalti ed altre con quasi 20000 persone in festa. 6 successi consecutivi, il sogno della A cullato per circa tre mesi ed una rincorsa che per poco non si tramutava in traguardo

Bassi, a tratti sabbie mobili. Il mese di maggio rappresenta lo specchio di una stagione maledetta, piena zeppa di rimpianti e di occasioni sprecate. Dal primo al venti del quinto mese dell’anno ci si è giocati tutto: campionato, play off, promozione. Poi una nuova guida, qualche caduta che fa parte del percorso e tanta voglia di ripartire, stupire, ancora insieme. 

È difficile raccontare il 2021. È stato un anno troppo diverso, a cavallo tra due stagioni che possono essere una la fotocopia dell’altra o, come ci auguriamo, la seconda l’antitesi della prima.

Al 2022, iniziato appena oggi, non chiediamo nulla. Sappiamo come il tempo sia una convenzione, una maledetta imposizione dell'uomo. Ciò che vogliamo, quello che desideriamo e che abbiamo la brama di ottenere è lì. Ora è necessario impegnarsi e non conta che data indichi il calendario o quale anno solare stiamo vivendo. Tutto o niente, tocca al Lecce decidere da che parte stare. 

Ciro e Michele, eroi senza tempo
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