Il
Lecce fa il Lecce (Liverani fa il
Liverani) e batte un Verona ridotto ai minimi termini da assenze e squalifiche.
Liverani schiera la “migliore formazione possibile” ed i giallorossi iniziano a
comandare il gioco, così come ci hanno abituati fin dalla prima gara di inizio stagione, quello sfortunato esordio a Benevento. Il Lecce ha da farsi
perdonare la rovinosa caduta di Cittadella ed inizia a martellare i veneti che non hanno né le capacità, né tantomeno la forza di fare l'unica vera cosa che mette in difficoltà i giallorossi: pressare alti. Anzi si
abbassano e consentono al Lecce la solita manovra avvolgente, quella che ha portato gli uomini di
Liverani ad essere una delle squadre più prolifiche dell'intero campionato.
Non c'è partita al Via del Mare, il risultato a favore del Lecce (2-1) è bugiardo, sarebbe potuto essere più ampio e più netto. Sono diverse le
occasioni da gol create nell'arco della partita dai salentini, con gli ospiti incapaci di far ripartire l'azione, non per il pressing dei
giallorossi, neanche troppo asfissiante, ma proprio per errori tecnici gratuiti che hanno permesso ripartenze brevi e
pericolosissime.
Dicevamo degli assenti in casa scaligera, davvero troppi, ma ha fatto impressione l'organico affidato a
Grosso: a fronte di tantissimi non convocati, ve ne erano almeno 14/15 di valore a disposizione dell'allenatore e quelli che hanno affrontato il
Lecce, almeno nelle individualità, sono calciatori che farebbero il bene di qualunque squadra. Sappiamo però che quando i giallorossi decidono di giocare è difficile che per gli
avversari ci sia molto più che le briciole, così è stato ieri sera. Mancosu e Falco insieme preoccupano tutte le difese avversarie, permettono al Lecce di far girare velocemente la palla, allargare il gioco, saltare l'uomo, supportati da
Tachtsidis con l'ausilio degli uomini di fascia e come riferimento La Mantia. La fase difensiva densa e corta poi non ha permesso al Verona di provare a recuperare, con Lucioni e Meccariello che hanno
giganteggiato protetti da Petriccione, Panagiotis e Majer.
A proposito del nuovo arrivato: è stato tatticamente
ineccepibile, non ha forzato ma ha aiutato nelle zone di competenza. Pian piano sta cercando di capire il calcio voluto dal suo nuovo allenatore e crediamo che non impiegherà troppo a riuscirci. E' un calciatore che vanta esperienza
internazionale anche in competizioni di livello assoluto, darà una grande mano al Lecce.
Sabato finirà il ciclo
terribile di tre partite in una settimana contro formazioni molto forti e si concluderà in quel di Palermo. E' diventata un'incognita la formazione allenata da
Stellone, ieri capace di perdere per 3-0 a Crotone, ma a nostro avviso sempre la più forte e completa dell'intera serie B. Il Lecce dovrà fare una gara vogliosa ed attenta, senza essere stravolto nuovamente (ci sono 4 giorni per recuperare) e mettendo in campo le sue
qualità. Che non sono poche.