Lo riconoscete in foto? No, Stulic non è il primo serbo-goleador del Lecce
Non un goleador come l'attuale punta dei salentini, ma un volto che ha lasciato il segno in giallorosso
Certe volte un gol pesa più di altri. Per il peso specifico, per il momento, per quello che racconta. Nikola Stulić lo ha scoperto tutto in una sera: prima gioia personale con la maglia del Lecce, vittoria per 1-0 contro il Pisa di Gilardino e tre punti pesantissimi nella corsa salvezza in Serie A, conquistati contro una diretta concorrente. Un gol che fa esplodere il Via del Mare e che diventa subito simbolo di una stagione giocata sul filo.

Ma la rete dell’attaccante giallorosso non è solo fondamentale per la classifica. Porta con sé anche una curiosità storica: Stulić è infatti soltanto il secondo calciatore di nazionalità sportiva serba a segnare con la maglia del Lecce in Serie A. Prima di lui, bisogna riavvolgere il nastro fino alla stagione 2011/12, quando a riuscirci fu Nenad Tomović.
Chi era Tomović
Difensore solido, affidabile, uomo d’ordine della retroguardia, Tomović è stato uno dei volti di quel Lecce capace di costruire una salvezza rimasta nella memoria collettiva. Il suo bilancio in giallorosso racconta bene il peso della sua esperienza: 49 presenze complessive in Serie A, per un totale di 4.329 minuti giocati, impreziositi da 1 gol e da 9 ammonizioni, numeri che certificano una presenza costante e mai banale. A questi si aggiunge anche una presenza in Coppa Italia, 90 minuti pieni, a testimonianza di un impiego continuo e di una fiducia totale da parte dello staff tecnico.
Tomović: “Lecce nel mio cuore”
Tomović non era il classico difensore da copertina, ma uno di quelli che fanno funzionare il meccanismo. Sempre dentro la partita, sempre pronto alla battaglia, fu uno dei pilastri di una squadra che fece del carattere e del legame con la città la propria forza. Un rapporto, quello con Lecce, che il difensore serbo non ha mai dimenticato, come raccontò lui stesso anni dopo:
Lecce è stata una piazza che mi è rimasta nel cuore per il suo calore e per le sue straordinarie persone. Ho tanti bei ricordi: il primo anno raggiungemmo una storica salvezza e mi ricordo di una grande festa in città.
Oggi, a distanza di oltre un decennio, tocca a Stulić scrivere una nuova riga di questa piccola storia serba a tinte giallorosse. Un gol che vale tre punti, che pesa sulla classifica e che, come quello di Tomović allora, profuma di lotta, sudore e speranza salvezza. Perché a Lecce, certe reti non sono mai solo numeri.









