header logo

Uno dei grandi problemi di queste prime giornate del nuovo Lecce di Di Francesco è sicuramente la produzione offensiva. Contro Genoa e Milan, infatti, i giallorossi sono rimasti a secco di gol (ma non di punti), creando pochissime occasioni concrete da rete: appena due tiri nello specchio, entrambi arrivati nella gara contro i rossoneri e comunque poco pericolosi.

Le attenuanti, fino a questo momento, non mancano. La prima riguarda una rosa profondamente rivoluzionata negli ultimi giorni di mercato, dopo la cessione di Krstovic: a Genova, ad esempio, l’unico centravanti a disposizione era il giovane Camarda. La seconda è legata al valore degli avversari affrontati: Genoa e Milan sono due squadre che hanno costruito i loro successi più recenti soprattutto sulla solidità difensiva. Nemmeno il prossimo avversario, l’Atalanta di Juric, sotto questo aspetto concede molto.

227 minuti senza trovare la via del gol

Al di là delle attenuanti, però, c’è un dato incontrovertibile che fotografa la difficoltà del Lecce: sono 227 i minuti senza segnare. L’ultima rete, tenendo conto solo del campionato, risale all’Olimpico, firmata da Coulibaly nella storica partita che diede la salvezza ai salentini allora allenati da Giampaolo. In Serie A, al momento, solo Genoa e Torino hanno fatto peggio: i granata di Vanoli prima e Baroni ora non trovano il gol addirittura da 473 minuti, con ultimo sigillo datato 2 maggio (rigore di Vlasic nel pareggio interno contro il Venezia).

Questo digiuno si aggiunge ad altri numeri preoccupanti: l’ultima volta in cui il Lecce ha segnato più di un gol in una partita risale all’8 marzo scorso, in casa contro il Milan, mentre in trasferta bisogna tornare addirittura alla vittoria del Tardini di Parma (1-3 con Krstovic e doppietta di Pierotti), quando Patrick Dorgu vestì per l’ultima volta la maglia giallorossa. Va detto che i 227 minuti senza gol non rappresentano, almeno per ora, il periodo peggiore di questi quattro campionati consecutivi di Serie A. 

Come sono andate le scorse stagioni sotto questo punto di vista

Il digiuno più lungo, infatti, si è registrato a cavallo tra il 2023-24 e il 2024-25, con cinque gare di fila senza segnare: le ultime tre del campionato 23-24 (Lecce-Udinese 0-2, Lecce-Atalanta 0-2 e Napoli-Lecce 0-0) e le prime due del 24-25 (Lecce-Atalanta 0-4 e Inter-Lecce 2-0). La serie negativa si interruppe con il gol decisivo di Nikola Krstovic nella vittoria interna contro il Cagliari.

Il problema offensivo, però, aveva già caratterizzato gran parte della scorsa stagione. Dopo il pirotecnico 2-2 casalingo contro il Parma, infatti, arrivò un altro blackout: quattro giornate consecutive senza segnare, tra la sesta e la nona, con le sconfitte contro Milan (3-0), Udinese (1-0), Fiorentina (0-6) e Napoli (1-0). Il digiuno fu interrotto da Patrick Dorgu con il gol vittoria sull’Hellas Verona. Un terzo periodo di astinenza si registrò poi tra la ventiquattresima e la ventisettesima giornata, subito dopo il successo per 1-3 a Parma: due 0-0 consecutivi contro Bologna e Monza, seguiti dalle sconfitte per 1-0 con Udinese e Fiorentina. La serie si chiuse con la splendida, ma inutile, doppietta di Krstovic contro il Milan.

Anche nella stagione 23-24 ci fu un periodo complicato, tra la ventiquattresima e la ventiseiesima giornata: tre gare senza gol, coincise con le pesanti sconfitte contro Bologna e Inter (entrambe per 0-4) e quella di Torino contro i granata di Juric (2-0). Il digiuno si interruppe con il rocambolesco rigore trasformato da Krstovic a Frosinone, in una partita terminata 1-1.

Nella prima stagione in Serie A (2022-23), invece, arrivò un unico ma lunghissimo periodo di astinenza: dalla ventiquattresima alla ventottesima giornata. In quel frangente i giallorossi persero di misura contro Sassuolo, Empoli e Fiorentina (tutte per 1-0), oltre alle sconfitte per 2-0 con Torino e Inter. La serie negativa fu interrotta da Di Francesco, che segnò il gol del momentaneo pareggio contro il Napoli, in un match poi perso 2-1 a causa di un pasticcio tra Gallo e Falcone.

Insomma, il Lecce negli ultimi anni ha sempre dovuto convivere con periodi di evidente difficoltà offensiva. L’auspicio è che questa volta lo zero duri il meno possibile, anche perché il reparto avanzato è stato completato e mister Di Francesco avrà finalmente a disposizione più soluzioni per lavorare.

Paco Esteban e quella clausola anti-Real voluta dall'Altetico
Atalanta-Lecce: sfida tra Krstovic e Stulic: cosa dicono le quote?

💬 Commenti