Ecco perché Lameck Banda sta diventando l’esterno che vuole Di Francesco
Il classe 2001 sta lavorando parecchio per trovare la migliore condizione possibile
Due prestazioni da titolare di fila. Contro il Napoli in casa ed a Firenze lontano dal Via Del Mare. Dopo aver visto tante partite dalla panchina ed esser subentrato in qualche occasione durante la gara.
Il percorso di Lameck Banda in questa stagione non è stato lineare per niente. Dal primo minuto alla prima, qualche minuto nelle apparizioni successive e poi due chance dall’inizio nelle ultime due. Con ottime risposte sotto diversi punti di vista.
Cosa vuole mister Di Francesco
Giocare da esterni nel 433 di Di Francesco non è per nulla semplice. Il tecnico da una parte chiede di puntare l’uomo con regolarità, ma dall’altra vuole anche che i laterali offensivi diano una mano costante in difesa, per cercare di arginare la spinta dei terzini, costringendo questi ultimi a meno scorribande.
Il classe 2001 nelle precedenti stagioni aveva meno compiti difensivi o, forse, questa sua scarsa propensione a difendere spesso gli ha precluso una maglia da titolare, con gli allenatori che optavano per un ingresso a partita in corso con le difese avversarie più stanche e meno pronte ad accompagnare l’azione in fase offensiva.
Di Francesco, però, pare aver convinto l’esterno zambiano a dare una mano anche nella sua area di rigore e contro Napoli e Fiorentina il laterale giallorosso è stato autore di un paio di interventi a partita, forse rischiosi - vedi la spallata a Dodo in area di rigore - ma sicuramente efficaci.

Concorrenza che fa crescere
Da quella parte, oltre a Banda, possono giocare sia Sottil che Morente.
Il primo è stato alle prese con un lungo fastidio muscolare ma ora pare aver smaltito del tutto questo problema ed è pronto a tornare in campo contro il Verona.
Il secondo è un calciatore talmente duttile che può giocare davvero dovunque e rappresentare un’alternativa sia a destra che a sinistra. Tra l’altro lo spagnolo ha nelle corde le due fasi ed è apprezzato dal suo tecnico proprio per questo, per la sua capacità di attaccare e difendere con la stessa costanza e la stessa qualità.
Non c’è due senza tre
Adesso noi e Banda ci aspettiamo una riconferma anche contro il Verona. Saprebbe di meritata ricompensa per il lavoro svolto nelle ultime due e potrebbe garantire una continuità spesso mancata nelle ultime stagioni. Il classe 2001 ora sta bene e sembra aver superato anche i problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento lo scorso campionato.
Tocca a lui continuare ad interpretare le gare in questo modo, seguendo i dettami tattici e tecnici del mister, un allenatore che chiede agli esterni un lavoro di grande sacrificio.






