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Joan Gonzalez è stato l'ospite speciale della puntata odierna di Inconvocabili, format in diretta sul canale Twitch di PianetaLecce.

Che aria tira ad Acaya dopo la prima vittoria?
"Ci stiamo allenando, domani ci sarà un'altra seduta e poi avremo un giorno libero per staccare e ricaricare. Siamo felici dopo la prima vittoria, è stata la prima di tante".

Raccontaci del tuo trasferimento dal Barcellona al Lecce.
“Ho giocato dell'U19 del Barcellona e dopo mi è scaduto il contratto. Non c'erano opportunità chiare causa covid. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto la possibilità di venire qui e abbiamo fatto delle videochiamate con Corvino e i suoi assistenti. Avevo voglia di provare cose nuove e sono felice di aver scelto questa opzione. Corvino è stato chiaro: mi disse che avrei fatto la primavera e se avessi fatto bene avrei fatto almeno il ritiro con i grandi l'anno dopo. Il direttore mi mandò foto della città e dei tifosi. Parlandomi del progetto mi ha convinto".

Qual è il tuo ruolo preferito? Trequartista?
“Ovviamente non è un'opzione valida con questo modulo. Sono un giocatore a cui piace toccare la palla. È vero che da trequartista hai più possibilità di segnare, però giocando un po' più indietro posso avere di più il pallone”.

Autogol con la Salernitana?
“Se avessi messo meglio il corpo non l'avrei fatto. In campo ho provato a reagire subito altrimenti la squadra avrebbe giocato con un uomo in meno. Tutti i compagni mi hanno aiutato, è stato molto bello. Il gol di Strefezza una liberazione totale, lo stavo aspettando per togliermi la sensazione".

Parlaci del Barcellona.
“In squadra avevo compagni più forti di me, non ho mai avuto una sensazione di superiorità in carriera. Non voglio averla: meglio avere i piedi per terra. Gavi giocava con me, era troppo superiore.
Io ho fatto anche l'U18, però non tutta la trafila. Ho fatto circa 5 anni di prestito in un altro settore giovanile molto forte della zona, poi sono tornato in blaugrana a 17-18 anni e ho fatto il titolare. Nell'U19 ho fatto persino il difensore centrale, mi ha fatto bene. Da centrocampista prima mi mancava la fase difensiva, quindi è stato un aiuto".

Sei un esempio per i ragazzi del settore giovanile.
“Bisogna avere sempre voglia. Bisogna pensare: se lui ce l'ha fatta posso farlo anche io. Nel settore giovanile ci sono tantissimi ragazzi bravi. Berisha, Vulturar e Samek sono molto forti. Penso che tutti possano avere l'opportunità di arrivare in prima squadra".

Quanto è importante la spinta del pubblico?
“La spinta del Via del Mare è importantissima. Ci sono tanti tifosi anche in trasferta, ma la spinta casalinga è incredibile”.

Su FIFA 23 hai un valore di 59.
“Gioco a FIFA, ho visto. Sono un ragazzo all'esordio, è giusto. In futuro proveremo a far cambiare idea”.

Fai il Fantacalcio?
“È molto diverso da quello che facciamo in Spagna. Ho preso un anno di riflessione per imparare come si fa qui, intanto tantissimi ragazzi mi scrivono di giocare bene perchè mi schierano”.

Com'è vedere Umtiti in squadra?
“Andavo a vederlo sempre al Camp Nou. Averlo nello spogliatoio è incredibile, non lo avrei mai pensato. È un bravo ragazzo, ci aiuta tanto. È il primo a lavorare, lavora tanto sebbene abbia tanta esperienza”.

Hai un idolo?
“No, mai avuto. Messi è sopra di tutto, ma ho sempre provato a vedere tante cose di tanti giocatori per unirle. Il centrocampo Xavi-Iniesta-Busquets era molto piacevole”.

Numero 16.
“Non c'è un perchè. Avevo pensato anche al 36 o al 23”.

Qual è la tua situazione contrattuale?
“Ho un accordo fino a fine stagione ma nel contratto ci sono una serie di opzioni a favore del Lecce”.

Desideri l'U21 spagnola?
“Non ci penso, se mi dovessero chiamare andrei sicuramente. Ora voglio fare il massimo nel Lecce, l'U21 della Spagna convoca giocatori fortissimi. In Spagna un po' si parla di me ma io ora sono in Italia quindi non ci penso molto”.

Barcellona vs Real Madrid. Vi sfottete con Rodriguez?
“Si, un po'. C'è sempre un po' di rissa (ride, ndr)”.

Sei bravo coi calci piazzati?
“Non mi alleno molto in questo, non è una mia caratteristica. Bistrovic, Askildsen e Helgason sono decisamente meglio di me”.

Ti aspettavi la fiducia di Baroni?
“Se non ti aspetti la fiducia non hai voglia. Pensavo di potercela fare. Ero aggregato in prima squadra come Nizet ed altri”.

Conoscevi Pol Munoz?
“Quando ero nell'U19 lui era nell'U18. A Barcellona lo conoscevo ma non nello specifico. Qui l'ho visto in primavera e devo dire che ho molto forte. È venuto anche grazie a me, in estate mi ha chiesto dei consigli su WhatsApp”.

Quanto è importante la partita con la Cremonese?
“Tanto perchè è un avversario diretto, ma non è più importante di altre. Tutte le partite sono uguali”.

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