Lecce-Napoli: in Curva la protesta contro la Lega
Era il 3 maggio quando la parte più calda del tifo giallorosso prese una posizione forte contro la Lega Serie A
Ci sono proteste che lasciano il segno, a volte fanno il giro del mondo e suscitano tanto clamore da alimentare discussioni per giorni. Una di queste ci riporta a Lecce-Napoli della scorsa stagione. Ma andiamo con ordine.
La scomparsa di Graziano Fiorita
Era il 24 aprile quando la notizia della scomparsa di Graziano Fiorita colpì profondamente la squadra giallorossa e i suoi tifosi. Dal ritiro di Coccaglio, la squadra fece immediato ritorno in Salento, per poi ripartire solo 48 ore dopo per affrontare la partita contro l’Atalanta.
Atalanta-Lecce: la partita “dei valori calpestati”
Nonostante la società giallorossa abbia ripetutamente cercato, con ogni mezzo, di posticipare la gara a data da destinarsi, la Lega Serie A è rimasta ferma nella sua decisione. Neanche l’intervento del Ministro dello Sport, Abodi, riuscì a modificare la posizione.
A poche ore dal fischio d’inizio, il club pubblicò una nota in cui denunciava una vera e propria “gerarchia della morte in base al blasone”, precisando che la squadra non avrebbe violato le regole, ma avrebbe giocato “la partita dei valori calpestati”, con una forma di protesta che attirò l’attenzione mediatica a livello mondiale.

La protesta che fece il giro del mondo
La protesta del Lecce fece il giro del mondo: i giallorossi si presentarono in campo contro l'Atalanta con una maglietta bianca con scritto “Nessun valore, nessun colore”. Un segnale forte, fortissimo da parte della società di via colonnello Costadura nei confronti dell'insensibilità della Lega Serie A.
Il ritorno tra le mura amiche contro il Napoli
La partita successiva fu quella contro il Napoli, in quel periodo in piena corsa per lo scudetto. Quel 3 maggio, i giallorossi tornarono a vestire la maglietta con i colori tipici, dopo il funerale di Graziano. La protesta, però, perseguì sugli spalti. Al 7' minuto dal fischio d'inizio, dalla Curva Nord partirono numerosi fumogeni, facendo sospendere momentaneamente la gara. Non solo, perché dal settore più caldo dei sostenitori salentini, vennero anche esposti alcuni striscioni di protesta contro la Lega Serie A, tra cui “Il Dio denaro decide, la morte si irride”.

Una protesta pagata a caro prezzo
Il Lecce, in quel caso, pagò a caro prezzo la protesta dei propri tifosi, ovvero ben 20mila euro dovuti allo striscione esposto ed ai vari fumogeni e petardi lanciati.
Ammenda di € 20.000,00 con diffida: alla Soc. LECCE per avere suoi sostenitori, per tutta la durata della gara, esposto uno striscione offensivo nei confronti delle istituzioni calcistiche senza mai essere stato rimosso (€ 10.000,00); per avere inoltre, nel corso della gara, lanciato quattro fumogeni sul terreno di giuoco e numerosi petardi e fumogeni nel recinto di giuoco che in un'occasione, al 5° del primo tempo, costringevano l'Arbitro a sospendere la gara per circa cinque minuti (€ 10.000,00 e diffida); sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.
Ultrà Lecce vicini alla vicenda dei quattro tifosi foggiani scomparsi
Va ricordato un altro episodio altrettanto doloroso: quando tre tifosi del Foggia, di ritorno da una trasferta contro il Potenza, persero la vita in un incidente stradale, la Lega Serie A non concesse il minuto di silenzio in loro memoria. Le vittime aumentarono poi a quattro a causa del decesso di un altro tifoso coinvolto nell’incidente, ricoverato presso l’ospedale Fazzi di Lecce.

In quell’occasione, una concreta macchina della solidarietà fu coordinata dal gruppo Ultrà Lecce, che offrì sostegno e vicinanza alla famiglia e agli amici del giovane scomparso. Anche sugli spalti la risposta fu significativa: durante la partita Lecce-Empoli dell’11 gennaio 2025, i sostenitori della Curva Nord fischiarono durante il minuto di silenzio dedicato a Fabio Cudicini, in segno di protesta per il rifiuto della Lega di commemorare i tifosi foggiani scomparsi.









