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Il Lecce vince meritatamente contro il Pisa, cancella l'insufficiente prestazione di Reggio Calabria e si affaccia da prima in dirittura d'arrivo. Dalla seconda alla sesta non ha vinto nessuno, questo concede al Lecce, nelle ultime due partite, il bonus di  raggiungere l'obiettivo con soli due punti ancora da fare.

Un Via del Mare sold-out accoglie i protagonisti della partita, in un'atmosfera magica, di fronte ad una squadra forte, i tifosi giallorossi hanno colorato lo stadio riempiendolo fino alla massima capienza. I giocatori in campo hanno avvertito immediatamente l'elettricità, vi basti pensare che mezz'ora prima della partita quando sono entrati per il riscaldamento, Fabio Lucioni ha fatto da apripista e palla al piede ha fatto uno scatto partendo dall'uscita del tunnel fino ad arrivare alla bandierina del calcio d'angolo sotto alla Nord; come un indemoniato. La sua adrenalina ha contagiato compagni e spettatori ed infatti il Lecce ha iniziato la gara martellando il Pisa. 

Impossibile resistere agli uomini di Baroni, i toscani forse impauriti da uno stadio di serie A, hanno balbettato, preda dei giallorossi. Baroni ha variato qualcosa rispetto a Reggio: in difesa al netto dell'insostituibile Lucioni, Gendrey ha preso il posto di Calabresi, Dermaku per Tuia, mentre Gallo  al posto di Barreca; a centrocampo è tornato Blin dopo la squalifica, Gargiulo preferito a Bjiorkegren, mentre Hjulmand confermato al centro; davanti i soliti Strefezza, Coda e Di Mariano a completare i dieci davanti a Gabriel. Monumentali Lucioni, Dermaku, Hjulmand e Blin, con l'aiuto degli altri, hanno tolto il respiro agli avversari, avanzando a folate grazie alla verve degli esterni e inchiodando il Pisa.

 Aspettavamo il gol del capitano da tempo, per noi un amuleto, ed è arrivato puntuale nella giornata più importante sbloccando il risultato. Il Lecce ha continuato ad attaccare, sprecando qualcosa ma subendo poco e così l'intervallo si è concluso in bellezza e con un occhio alle altre partite i cui risultati erano favorevoli ai giallorossi.

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Nel secondo tempo il Pisa è stato più presente ma a parte un colpo di testa centrale non si è mai reso pericoloso. La partita, sempre in bilico, è andata avanti fino al gol del raddoppio firmato da Farago su assist di Listkowski, due nuovi messi dentro da Baroni. Praticamente è finita lì, tra il tifo assordante dello stadio, con la Curva Nord che intonava il coro "De Picciotto guarda che curva", dimostrando di non aver apprezzato le esternazioni del socio a pochi giorni dalla partita. 

Una settimana che era iniziata malissimo, si doveva metabolizzare in fretta la sconfitta contro la Reggina, era proseguita peggio con le dichiarazioni di De Picciotto e la conseguente, necessaria, conferenza stampa del presidente Sticchi Damiani a fare chiarezza. Il tutto a poche ore dalla partita che poteva significare tutto per il Lecce. Però è finita nel migliore dei modi, con una vittoria netta, i calciatori sul pezzo ed i tifosi che in maniera più che matura non si sono lasciati condizionare da addizioni, sottrazioni e percentuali, gremendo il Via del Mare. 

Visti i risultati giunti dagli altri campi il Lecce può andare a Vicenza con autorità ma senza spocchia o paura. Manca la ciliegina sulla torta e, fatti due conti, basterebbero due punti in due partite per coronare un sogno, a patto che non ci si senta già arrivati, come abbiamo potuto vedere sulla nostra pelle appena sette giorni fa e dai risultati incredibili verificatisi oggi. Concentrazione massima e dritti verso l'obiettivo, con la serie B non si scherza.

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