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La Cremonese è la grande rivelazione di questo inizio di campionato. La squadra di Davide Nicola ha raccolto ben 14 punti in 9 partite, perdendo soltanto una volta a San Siro contro l’Inter. Nel prossimo turno affronterà la nuova Juventus di Luciano Spalletti, distante una sola lunghezza in classifica, mentre l’Atalanta di Juric e la Lazio di Sarri in questo momento si trovano sotto nella graduatoria di Serie A. Incredibile.

Modello Cremonese 

In Italia c’è una nuova moda. Appena una piccola o medio piccola inizia a raccogliere risultati positivi sul campo, subito si utilizza il termine modello. È successo per l’Empoli, per il Sassuolo, a suo tempo per l’Atalanta, negli ultimi anni per il Lecce ed ora, in questa Serie A di fondi e proprietà ricchissime, anche per Como e Cremonese.

Oggi, però, la nostra attenzione è rivolta solo ai grigiorossi ed ai numeri del suo mercato. In questi giorni volano complimenti verso la formazione di Nicola e, a dire la verità, sono più che meritati. Si esalta il modo di giocare e di tenere il campo della compagine del Cavaliere Arvedi, ma anche il mercato intelligente compiuto dalla dirigenza che, secondo gli esperti, ha formato una squadra all’altezza senza spendere follie.

Circa 11 milioni di euro, è questa la somma che ha investito in acquisti la Cremonese nell’ultima sessione di mercato, spendendo 2 milioni per l’arrivo di Pezzella, 3 milioni per quello di Baschirotto, 2,5 per il cartellino di Sanabria e circa altri 3 milioni per i prestiti o per i riscatti, con alcuni giocatori arrivati poi a parametro zero (vedi Jamie Vardy) o in prestito secco.

baschirotto cremonese

Ma il monte ingaggi?

Sembra un mondo ideale e fatato, nel quale una piccola squadra, pur spendendo davvero poco sul mercato, è riuscita ad acquistare giocatori validi ed utili alla causa. Eppure, quando si fanno questo tipo di valutazioni è necessario tenere conto anche di un altro fondamentale aspetto: il monte ingaggi.

Capology, infatti, ha riportato gli stipendi dei calciatori della Cremonese ed ora andremo analizzare questi dati, spiegando come i grigiorossi abbiano investito parecchio sull’ingaggio di alcuni calciatori, facendo salire di parecchio i numeri alla voce uscite sul bilancio. 

Antonio Sanabria, infatti, guadagna 1.6 milioni di euro l’anno, con Bondo fermo a 1.5, mentre Vazquez e Payero si attestano intorno a 1,2 milioni. A 1 milione l’anno troviamo Vardy, Baschirotto, Bonazzoli ed Audero. Più in basso, a circa 200 mila euro in meno, ci sono Terracciano, Faye e Grassi e poi a seguire tutti gli altri. Stupiscono anche le cifre relative ad alcuni giocatori che sono fuori lista - prendiamo come esempio l’attaccante De Luca - che guadagnano comunque somme importanti per una piccola nella massima serie.

Ecco, quindi, svelato l’arcano. La Cremonese, nonostante un mercato oculato e di qualità, ha comunque deciso di investire gran parte del suo budget negli ingaggi. Specifichiamo, inoltre, che i numeri indicati sopra riguardano lo stipendio netto, mentre poi c’è da valutare quanto effettivamente costa ogni singolo giocatore alla società.

Ognuno costruisce le squadre come crede ma quando si utilizzano alcuni termini bisognerebbe tenere conto di tutti i fattori relativi alle spese prodotte. Soprattutto se si parla di formazioni invischiate nella lotta salvezza. 

La domanda a questo punto sorge in modo del tutto spontaneo: possiamo davvero parlare di modello Cremonese? 

Noi la risposta ve l'abbiamo data a modo nostro, numeri alla mano. 

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