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Pedro Pablo Pasculli, presente sugli spalti in occasione della finale di coppa del mondo, ha parlato ai microfoni della Gazzetta del Mezzogiorno.

LA FINALE - “È stata una partita incredibile e molto sofferta. Sul 2-0 l’Argentina era in controllo del match, poi però la squadra è calata un po’, soprattutto dopo l’uscita dal campo di Di Maria. La Francia è riuscita a venir fuori recuperando lo svantaggio”.

RICORSI STORICI - “Anche allora vincevamo 2-0 e la Germania ci riacciuffò sul 2-2, prima del 3-2 che ci regalò la vittoria. Nella Francia ha fatto la differenza Mbappé: per settanta minuti si era visto poco o nulla, poi si è acceso e ha fatto la differenza. Dopo i supplementari e i rigori però l’Argentina è riuscita ad avere la meglio: assistere alla vittoria di un mondiale è stata un’emozione indescrivibile”.

EMOZIONI - “Vedere la partita in tribuna dal punto di vista emotivo è travolgente. Quando sei in campo è diverso, perché devi essere concentrato sul gioco e devi pensare a cosa fare per dare una mano alla squadra. Sugli spalti invece sei un tifoso come tanti e vivi in maniera veramente intensa la partita, lasciando trasportare dalle emozioni”.

MONDIALE 1986 - “Vincemmo contro tutto e tutti. Eravamo bersagliati da critiche, nessuno credeva in quell’Argentina prima del mondiale. Noi però eravamo un grande gruppo con tanta fame di vittoria, passo dopo passo costruimmo un’impresa straordinaria”.

MARADONA - “Maradona era il nostro leader dentro e fuori dal campo. Era un giocatore straordinario non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista mentale. Trasmetteva la sua personalità alla squadra, aveva un carattere molto forte. Un vero trascinatore”.

MESSI - “Messi per questa squadra è stato quello che fu Maradona per la squadra del 1986. Leo è eccezionale, anche dal punto di vista umano. È stato un leader nei momenti decisivi del mondiale ha sempre risposto presente. Non faccio paragoni fra i calciatori, Maradona e Messi sono diversi sotto tanti aspetti e hanno giocato in epoche diverse. Entrambi sono nella storia fra i più forti di sempre, ciascuno nella sua epoca”.

LECCE - “La squadra ha le carte in regola per centrare l’obiettivo. Peccato per la sosta, è arrivata nel momento migliore per i giallorossi. Prima dello stop del campionato il Lecce giocava bene e otteneva risultati. Ora però si riparte da zero, da gennaio comincerà un nuovo campionato. Sarà importante farsi trovare pronti e trovare continuità nei risultati”.

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