La Serie A sbarcherà a breve negli USA?: "Ecco quando potrebbe accadere"

L'intervista a The Athletic
In un'intervista a The Athletic è intervenuto Massimo Ciccarese, direttore commerciale della Serie A che, dagli uffici della Lega a New York, ha parlato della possibilità di vedere una partita del massimo campionato italiano oltreoceano.
Quest'idea, come riporta il sito TMW, inizialmente aveva il parere contrario della FIFA. Le cose, però, sono cambiate dopo una lotta legale con Revelent Sport. La società di media fondata dal miliardario Stephen Ross, infatti, contribuì a vendere i diritti televisivi della Liga al mercato nordamericano e, da quel momento, l'organo del calcio mondiale ha cominciato a prendere in considerazione questa idea. Massimo Ciccarese, durante l'intervista, ha spiegato perchè questa potrebbe essere una buona idea di marketing e perchè sarebbe importante “arrivare prima” rispetto al campionato spagnolo e francese.
I motivi di questa idea
Quasi tutti gli sport americani, dall'NBA all'NFL, spiega Ciccarese, hanno in calendario una partita da giocare fuori dal continente americano. Se la lega di basket ha giocato due partite a Parigi e una ad Abu Dhabi, quella di Football americano le ha in programma in Germania, Londra e addirittura in Australia. Per questo, sostiene il direttore commerciale della Serie A, è arrivato il momento di fare questo passo in avanti anche nel calcio italiano.
Tutte le diverse leghe stanno discutendo la possibilità di giocare una partita di stagione regolare all'estero. Se guardi la NFL, stanno giocando in Germania, stanno giocando a Londra, giocheranno in Australia. Quindi ci sono molte cose che stanno accadendo che rendono la possibilità più reale.
Gli ostacoli a questa idea e le tempistiche
Ovviamente non sarà una passeggiata mettere in pratica questa idea. Infatti, così come sostiene Ciccarese, le squadre che vanno avanti in Coppa Italia e Champions League si ritrovano a giocare più di 50 partite all'anno, e questo influisce molto sull'organizzazione di eventi di questo tipo.
Ci piacerebbe farlo, come ha detto il presidente Simonelli. Stiamo lavorando per riuscirci potenzialmente, ma ci sono barriere che dobbiamo superare con la giusta strategia e con il supporto dei club, senza dimenticare che i giocatori sono giocatori e hanno molta concorrenza, quando devono giocare in Serie A, Coppa Italia, Champions League e giocare in trofei internazionali.
Direi che spetta a noi mettere insieme i pezzi del puzzle e presentare una strategia adeguata alle autorità. Questo è ciò che stiamo facendo e chissà, forse tra uno o due anni vedremo la Serie A giocare se arriveranno le approvazioni. Noi abbiamo bisogno dell'approvazione della Federazione italiana e l'approvazione della UEFA, poi la palla passerà alla FIFA e poi tornerà alla comunità locale
Quali partite vedremmo negli USA?
Se tutto dovesse andare come previsto, la Serie A sarebbe il primo campionato europeo a giocare una partita oltreoceano, anticipando soprattutto Liga e Ligue One. Ciò che vuole sottolineare Ciccarese, però, è che non si giocheranno partite di cartello (come i derby) e si cercherà di giocare “in un modo rispettoso per il pubblico”.
È sempre una gara cercare di essere il trendsetter, perché poi arrivano i follower e il trendsetter è colui che potenzialmente trae maggiori benefici in termini di ricavi nel realizzare questa cosa.
Quindi, ancora una volta, dovrebbe essere fatto in un modo che abbia senso per il club senza dimenticare i tifosi, perché non puoi giocare un derby di Milano in America perché i tifosi in Italia si arrabbierebbero molto perché quella partita ha un grande significato in Italia, quindi dobbiamo giocare in un modo che sia rispettoso del nostro pubblico