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Con 42 punti conquistati in 22 partite, il Lecce si conferma capolista della Serie B, anche se dietro c'è bagarre.

I numeri, però, sono dalla parte dei salentini e confermano una leadership meritata; con 36 gol fatti gli uomini di mister Baroni sono i più prolifici della cadetteria e le 19 reti incassate, meno di una a partita, rendono il Lecce la seconda miglior difesa, dietro al Pisa che però ha trovato la porta 8 volte in meno.

Una solidità difensiva con un comune denominatore: Fabio Lucioni.

Difatti la formazione salentina non ha mai avuto una vera e propria coppia titolare davanti a Gabriel, poiché al fianco dell'esperto capitano hanno ruotato diversi interpreti.

Da Tuia a Dermaku, passando per Bjarnason e persino Calabresi nelle situazioni di emergenza, per non dimenticare l'ultimo arrivato Simic: Lucioni, sceso in campo in ogni occasione, ha saputo abbinare le sue caratteristiche a quelle di ogni compagno di reparto.

Dopo la scorsa stagione, in cui era stato messo in discussione da una parte ridotta della piazza che gli attribuiva le responsabilità dei molti gol subiti, lo zio sta dimostrando come a 34 anni sia nel vivo della sua carriera, confermando lo status di difensore top per la categoria.

Il rinnovo contrattuale, preziosa manifestazione di stima da parte della società salentina, ha alimentato il suo stato di forma, il quale appare in crescita nonostante le numerose partite disputate nell'arco di pochi giorni.

Lucioni gioca con spensieratezza, fornendo sicurezza a Gabriel e all'intero reparto, e concedendosi inoltre qualche sgroppata degna dei migliori velocisti.

Paradossalmente manca solo la ciliegina sulla torta, ovvero il gol, che soprattutto per i più scaramantici potrebbe significare tanto, dato che nella stagione della storica promozione l'ex Benevento trovò la rete per ben due volte.

Baroni può dormire sogni tranquilli: alla sua difesa ci pensa capitan Lucioni.

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