Lecce, cosa serve per la salvezza?

Un solo punto, con un po’ di ombre che fanno capire come ci sia molto da lavorare per trovare una quadra definitiva.

Il Lecce, al momento della prima sosta per le Nazionali, ha un solo punto in classifica, quello del pari della prima giornata sul campo del Genoa. Il ko casalingo con il Milan ha messo in evidenza difetti e lacune, sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Molto, in realtà, dipende da due cessioni importanti, ossia quelle di Baschirotto e di Krstovic, due protagonisti di quello che abbiamo definito come un mercato incompleto. Il difensore e l’attaccante sono, non a caso, stati grandi protagonisti della salvezza dello scorso anno. Tutto si affida al lavoro di Di Francesco, che avrà in primis il compito di sgrezzare il diamante Camarda, alla prima grande esperienza tra i grandi e apparso ancora un po’ acerbo.
Corvino punta su Camarda e Stulic, ma serve più imprevedibilità in avanti
Il tecnico punta molto sul suo modulo, ossia il 4-3-3. Un centrocampo dove la fisicità e il dinamismo la fanno da padrone, con Ramadani e Coulibaly che si alternano in interdizione e costruzione. Molto si decide sugli esterni, con Banda e Riccardo Sottil che devono sfruttare quest’importante chance, per quanto, al momento gli sono preferiti Pierotti e Tete Morente. Qualità e spinta non mancano, ma la voce zero gol fa capire che c’è troppa sterilità offensiva. Detto di Camarda, occhio a Stulic, l’ennesima scommessa di Corvino. Per il resto, va trovata rapidità di manovra, imprevedibilità e velocità. Oltre a una maggiore solidità difensiva. La sosta servirà per lavorare.
Ma da chi dovrà guardarsi il Lecce in questa lotta salvezza?
Secondo i pronostici sul campionato di calcio elaborati da IlVeroGladiatore, sito di riferimento per il betting legato alla Serie A, nonostante una grande partenza, viene sempre considerata a rischio la Cremonese, con una quota retrocessione che si aggira tra l’1,85 e l’1,95. Discorso simile per il Pisa, che, nelle prime due giornate, ha fatto una buona impressione, ma la cui discesa in B è data tra 1,70 e 1,90. L’altra neopromossa, il Sassuolo, è partita malissimo, collezionando due sconfitte. I neroverdi sembrano avere qualità, ma serve una svolta, ed è per questo che la quota retrocessione si è leggermente alzata rispetto a inizio stagione, essendo tra 2,10 e 2,20. In bilico anche il Verona, con una quota tra 2,20 e 2,50, a cui sembra mancare un po’ di qualità. Chiudono il cerchio Cagliari e Parma, che puntano sul gioco e sull’identità, ma a cui servono risultati. Una quota retrocessione che oscilla per entrambe attorno al 3,00 fa capire che è meglio non abbassare la guardia. Un po’ come il Lecce, che deve però tirare fuori qualcosa in più rispetto alle prime due giornate. Le sfide con Atalanta. Cagliari e Bologna chiuderanno un settembre che ha già il retrogusto di decisivo.