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Ognuno di noi ha dei rimpianti, qualcosa che avrebbe preferito andasse meglio, un’occasione sfruttata male, non al massimo delle proprie opportunità.

Drissa Diarra, ex centrocampista del Lecce, ha avuto la chance per diventare un grande centrocampista del calcio italiano, ma non è riuscito a sfruttarla appieno ed ha disputato sì una buona carriera, ma probabilmente al di sotto delle aspettative, 

Il maliano classe ’85 era una delle colonne della formazione Primavera giallorossa dei primi anni del 2000, quella che, per intenderci, ha conquistato 2 Scudetti, una Coppa Italia ed una Supercoppa.

Diarra ha esordito con la maglia del Lecce nell’ottobre del 2003 in Serie A nella trasferta di Modena ed in quella stagione ha poi collezionato altre 3 presenze. Qualche anno dopo, però, è tornato a Lecce alla ricerca della sua consacrazione definitiva ed ha disputato altre 15 partite in totale, subentrando spesso dalla panchina e conquistandosi anche una convocazione in Nazionale.

Ecco di seguito il suo ricordo di quelle annate, raccontato a La Gazzetta del Mezzogiorno: 

Quella con il Vicenza è stata la mia prima partita da titolare disputata con la casacca del Lecce. Avevo esordito in A nel 2003/2004, a 18 anni, per poi collezionare altre tre presenze in massima serie, sempre da subentrante. Nel 2006/2007 sono stato in prestito alla Lucchese, in C1, nella prima parte della stagione, facendo ritorno nel club salentino nel mercato di riparazione. Ebbene, mister Papadopulo mi aveva sempre impiegato ad incontro in corso ma, contro i biancorossi veneti, mi ha fatto giocare da titolare. Ero emozionato, orgoglioso di indossare dal primo minuto una maglia tanto pesante e prestigiosa.Nel gennaio 2007 sono stati ingaggiati calciatori di assoluta caratura come Simone Tiribocchi, Zanchetta, Munari e Cottafava. Così, nel ritorno, ci siamo comportati molto bene. A Vicenza abbiamo disputato una grande gara, con il “Tir protagonista” assoluto ed autore di una tripletta. Non è certo azzardato sottolineare che, nella seconda fase della stagione 2006/2007, abbiamo gettato le basi della promozione, che poi nell'annata seguente, sempre con Papadopulo a guidarci. Quello del 2007/2008, del resto, è stato uno schieramento di altissimo livello, nel quale personalmente ho fatto la mia parte da comprimario, ma ho anche avuto la soddisfazione di essere convocato nella nazionale del Mali ”.

Dalle sue parole traspare l’orgoglio per aver indossato la maglia giallorossa ed aver anche avuto l’occasione di scendere in campo in Serie A, una categoria che il centrocampista maliano ha assaporato per troppo poco. 

Drissa, dopo l’esperienza nel Salento, ha indossato la maglia del Bellinzona, con la quale ha disputato anche una gara in Europa League, dell’Honved Budapest, del Chiasso, del Nardò, dell’Otranto ed ora dell’Ugento.

A quasi 36 anni Diarra potrebbe decidere presto di appendere gli scarpini al chiodo e magari provare a rimanere nel mondo del calcio, arrivando in alto e ritornando a calcare palcoscenici importanti.

La vita non va sempre venire vorremmo ma l 'Importante E Essere Felici di Cio che Si e Raccolto, Perché solista Così S i può vivere senza rimpianti. 

 

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