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Aumentano i reati online contro i minori, ma cresce anche la capacità di contrasto della Polizia Postale. È questo il quadro che emerge dal Report 2025, pubblicato in occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia. I dati aggiornati al 31 marzo 2025 raccontano un impegno crescente per arginare minacce vecchie e nuove, con un focus particolare su sextortion, revenge porn e l’uso criminale dell’intelligenza artificiale generativa.

I numeri del 2024: più arresti e siti oscurati

Nel 2024 sono stati 2.828 i casi trattati (+5% rispetto al 2023). Gli arresti sono saliti da 108 a 147 (+36%), mentre le perquisizioni hanno toccato quota 986, in crescita rispetto alle 927 dell’anno precedente.

Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) ha analizzato 42.231 siti, oscurandone 2.775 per contenuti pedopornografici. “L’obiettivo è impedire che le immagini di abuso continuino a circolare, causando vittimizzazione secondaria”, spiega il direttore del Servizio Polizia Postale, Ivano Gabrielli.

Di seguito le statistiche concernenti la Puglia dal 2024 ad oggi:


Persone arrestate

Persone denunciate

Perquisizioni

Pedopornografia online

6

52

Sex-extortion

2

6

Sextortion e adescamento: le minacce che crescono con gli adolescenti

Il fenomeno della sextortion (ricatto sessuale online) rimane una delle insidie principali. Nel 2024 sono stati gestiti 130 casi di vittime minorenni, con un picco nella fascia 14-17 anni. Preoccupante anche il primo trimestre 2025: i casi sono saliti a 46 (+59% rispetto al 2024).

Anche l’adescamento online segna un incremento: 374 casi nel 2024 e 114 nei primi tre mesi del 2025 (+27% rispetto allo stesso periodo 2024). La fascia più colpita resta quella tra i 14 e i 16 anni.

Revenge porn: in calo nel 2025, ma resta un rischio per i minori

Il revenge porn che coinvolge minori ha visto un aumento nel 2024 (42 casi, +45%), ma i dati del primo trimestre 2025 fanno sperare in una diminuzione (3 casi contro i 14 dello stesso periodo dell’anno precedente). Tuttavia, il fenomeno rimane una grave minaccia soprattutto per gli adolescenti.

L’intelligenza artificiale: nuovo strumento per i criminali

Un capitolo speciale del report è dedicato all’intelligenza artificiale generativa. Se da un lato rappresenta un’opportunità tecnologica, dall’altro criminali la utilizzano per creare falsi contenuti pedopornografici o simulare dialoghi con minori, colmando il gap generazionale e aumentando l’efficacia dell’adescamento.

Non a caso, il recente disegno di legge n. 1146/24 ha introdotto nuove norme per contrastare l’abuso di IA a fini criminali.

Prevenzione e cultura digitale: le armi più efficaci

La repressione va di pari passo con la prevenzione. Nel 2024 la Polizia Postale ha incontrato 420.000 studenti, 25.000 docenti e 13.000 genitori con la campagna “Una vita da social”.

Il progetto “Cuori Connessi”, in collaborazione con Unieuro, ha coinvolto oltre 220.000 studenti per sensibilizzare su cyberbullismo e sextortion.

Anche i più piccoli sono stati raggiunti con iniziative come Geronimo Stilton - Sulle tracce dell’hacker, che ha portato temi di sicurezza digitale nelle scuole elementari e dell’infanzia.

Operazioni di rilievo: Tabù, La Croix e Stream

Il report evidenzia anche operazioni significative:

Tabù: 9 arresti e 17 indagati per scambio di materiale pedopornografico via app di messaggistica.

La Croix: smantellata una rete su Telegram, con 3 arresti (tra cui un parroco e un appartenente alle forze dell’ordine) e 30 indagati.

Stream: collaborazione internazionale che ha portato all’arresto di 4 persone e al sequestro di wallet usati per acquistare contenuti pedopornografici nel dark web.

“Internet, tante storie da raccontare insieme”

Questo il titolo scelto per la Giornata Nazionale 2025. Un invito alla responsabilità collettiva: “La tutela dei minori online è una sfida che richiede la collaborazione di forze dell’ordine, istituzioni, scuole, famiglie e persino delle stesse piattaforme digitali”, conclude Gabrielli.

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